La CSdL ha incontrato il Direttore dell’ILO per l’Italia e San Marino

La CSdL ha incontrato il Direttore dell’ILO per l’Italia e San Marino
21 ottobre 2011 – Questo pomeriggio una rappresentanza della CSdL guidata dal Segretario Generale Giuliano Tamagnini ha incontrato Luigi Cal, Direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia e San Marino. L’incontro, molto cordiale, ha permesso uno scambio di valutazioni sul ruolo dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e sulla situazione del mondo del lavoro a San Marino e a livello internazionale. Inizialmente Luigi Cal ha espresso l’auspicio che lo Stato di San Marino provveda a ratificare un maggior numero di convenzioni dell’ILO sul lavoro (al momento ne ha ratificate 23 su un totale di 189), ad iniziare da quella più recentemente adottata, relativa al lavoro domestico. In tal senso la CSdL condivide e appoggia la proposta, fatta dal Direttore ILO ai rappresentanti del Governo sammarinese, di fare una selezione delle convenzioni più attuali affinché siano portare alla ratifica da parte dello Stato sammarinese.
Il confronto poi si è addentrato sui nodi della crisi economica, dei rapporti con l’Italia, del mondo del lavoro. Nel fare una breve ricognizione della situazione sammarinese, Giuliano Tamagnini ha messo l’accento sulla crisi di sistema che vive San Marino, il cui il modello economico è finito, senza che la classe politica abbia delineato un nuovo modello di economia basato sulla trasparenza, sull’economia reale e produttiva, nonché sul superamento del contenzioso con l’Italia e sull’adesione alla Unione Europea. Mancanze, queste, che penalizzano fortemente il nostro Stato e in particolare il mondo del lavoro.
Sui temi del lavoro, la delegazione CSdL ha ricordato le recenti vicende relative al Decreto Mussoni e alla sua repentina trasformazione in legge senza nessun confronto con il Sindacato. In tal modo il Governo ha continuato ad assumere provvedimenti unilaterali che, oltre a peggiorare le condizioni dei lavoratori, in particolare dei nuovi assunti,  impediscono di realizzare quella coesione necessaria in ogni sistema democratico per “fare sistema”.  Illustrata anche la situazione contrattuale, che vede gli oltre 18.000 lavoratori occupati a San Marino senza contratto, con un potere d’acquisto delle retribuzioni ridotto anche dall’aumento dei prezzi e delle tariffe, e da una serie di provvedimenti del Governo molto penalizzanti. Ricordata anche la infruttuosa trattativa con l’ANIS per il rinnovo del contratto industria, data la pretesa dell’Associazione Industriali di usare la crisi come pretesto per abbassare ulteriormente i diritti dei lavoratori.
Riferimenti sono stati fatti anche alle complesse problematiche dei lavoratori frontalieri, sia sul versante sammarinese che italiano, ricordando la tassa etnica introdotta dall’Esecutivo con l’articolo 56 dell’attuale finanziaria, che decurta una parte della retribuzione, e la scadenza della franchigia a fine 2011, che desta una profonda preoccupazione, aggravata dalla estrema difficoltà nei rapporti con lo Stato italiano. Al termine dell’incontro le parti hanno convenuto di ricercare ulteriori occasioni di incontro e collaborazione, ad iniziare dall’informazione, mettendo in collegamento i rispettivi portali internet.
Ufficio Stampa CSdL
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