La CSdL verso il 18° Congresso, in programma il 13 /14 novembre al Kursaal

La CSdL verso il 18° Congresso, in programma il 13 /14 novembre al Kursaal

La CSdL verso il 18° Congresso, in programma il 13 /14 novembre al Kursaal
 
“Lavoro dignitoso, diritti irrinunciabili, legalità imprescindibile” è la parola d’ordine. Approvati dal Consiglio Direttivo il Regolamento e il Documento per il dibattito congressuale, che contiene le proposte della CSdL per uscire dalla crisi con il lavoro, i diritti e la legalità, e per il rinnovamento organizzativo della Confederazione. Stigmatizzati ancora una volta i ritardi del Governo nel rendere obbligatoria la Smac
 
22 Luglio 2014 – È partito l’iter organizzativo per il 18° Congresso della CSdL, fissato per il 13 e 14 novembre prossimi presso il centro Congressi Kursaal. Questa mattina il Direttivo Confederale ha approvato all’unanimità la proposta di documento di base per il dibattito congressuale e il regolamento. “Lavoro dignitoso, diritti irrinunciabili, legalità imprescindibile”, è la parola d’ordine del 18° Congresso. Dal 1° settembre al 10 ottobre si svolgeranno le assemblee precongressuali, mentre entro il 31 ottobre si terranno i congressi delle quattro Federazioni di categoria.
 
Il documento di base, illustrato al Direttivo dal Segretario Generale Giuliano Tamagnini, affronta i nodi principali di questa difficilissima stagione del paese ancora immerso in una crisi profonda e di cui non si intravvedono sbocchi. Nella prima parte le tesi congressuali fanno proprie il documento generale della campagna CSU “Sviluppo e lavoro adesso”, che sviluppa le proposte del sindacato per il rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, la lotta al lavoro nero e irregolare, il ruolo della PA, il ruolo della formazione.
 
Questi i punti salienti del progetto di rilancio dell’occupazione: un piano di sviluppo economico-industriale che individui i settori produttivi e dei servizi dell’economia reale sui cui puntare; un’azione a livello internazionale per intercettare aziende solide che possono insediarsi a San Marino; un piano di investimenti nell’economia reale, chiamando le banche a finanziare le aziende produttive e di servizio; la lotta serrata al lavoro nero e irregolare per recuperare posti di lavoro regolari; il superamento delle norme legislative in materia di lavoro più penalizzanti per i lavoratori; il ruolo cruciale della formazione; il recupero del ruolo di orientamento professionale da parte del sistema scolastico.
 
Particolare spazio e rilevo viene dedicato ai temi cruciali della legalità e trasparenza, al centro di una specifica campagna della CSU, valorizzando anche il ruolo della Magistratura sammarinese che negli ultimi tempi ha avviato in autonomia proprie inchieste giudiziarie, in particolare quella del “Conto Mazzini”, volte a fare luce sulle vicende di corruzione e sul perverso intreccio tra politica e affari, che è stata la principale causa all’origine della crisi sammarinese.
 
La seconda parte del documento si sofferma sul lavoro dignitoso: in questa fase la tendenza delle controparti, private e pubbliche, è quella di approfittare della crisi per cercare di abbassare i diritti dei lavoratori. Invece i diritti e le tutele basilari fondamentali non devono essere messi in discussione. Il capitolo prosegue con i temi dello stato sociale, la scuola, le politiche e i servizi per gli anziani, il sistema pensionistico, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la revisione della spesa pubblica, gli appalti, il sistema dei controlli.
 
Il terzo capitolo del documento affronta le politiche di rinnovamento organizzativo della CSdL; questa è una della parti più caratterizzanti dell’intero documento. In tal senso tra i principali impegni a cui è chiamata la CSdL, vi è quello di essere più presente fra i lavoratori sui luoghi di lavoro, attraverso specifiche politiche organizzative che favoriscano la partecipazione; aumentare il numero delle donne nel gruppo dirigente e favorire l’inserimento dei giovani; accrescere il ruolo decisionale dei lavoratori, anche su tematiche generali di rilevante importanza che hanno ricadute dirette sulle condizioni degli stessi lavoratori. Il capitolo prosegue con il ruolo negoziale e la contrattazione sociale, il sindacato dei servizi, l’azione unitaria presente e futura.
 
Il Direttivo ha fatto un anche riferimento sullo stato dei rapporti con Governo. Stante la totale assenza di risposte da parte dell’Esecutivo su tutti i temi della campagna CSU “Sviluppo e lavoro adesso”, nel periodo di settembre, contestualmente allo svolgimento delle assemblee congressuali, il livello della mobilitazione generale dei lavoratori si dovrà necessariamente innalzare. Il Direttivo ha nuovamente stigmatizzato il Governo per i ritardi nell’applicazione delle norme per l’obbligatorietà della Smac, che l’Esecutivo ha tentato nuovamente di spostare al 2015 anche nella riunione della commissione per il monitoraggio della fiscalità, riunitasi pochi giorni orsono.
 
I membri della CSU in Commissione, non senza difficoltà, sono riusciti a far modificare la posizione iniziale del Governo, ottenendo la definizione di un percorso più breve, attraverso un Decreto che dovrebbe essere approvato entro la fine di luglio, secondo le seguenti tappe: entro agosto obbligo per tutti gli operatori economici ancora sprovvisti di Pos di inoltrare richiesta per installare questo dispositivo; entro settembre installazione di tutti i Pos; dal 1° ottobre obbligatorietà della Smac per tutti, facendo scattare le conseguenti sanzioni per chi non rispetta questo obbligo. Ora si auspica fortemente che questi impegni siano tradotti nel concreto: in tal senso si attende di ricevere quanto prima il testo del Decreto annunciato.
 
CSdL
 
 
 
 
 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy