La lettera di San Marino all’Ocse non può essere contestata dall’opposizione

La lettera di San Marino all’Ocse non può essere contestata dall’opposizione

La lettera, a firma di Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, con cui il governo della Repubblica di San Marino ha comunicato all’Ocse ed anche alla Unione Europea di aderire allo
standard Ocse compreso l’art. 26 costituisce una novità assoluta in quanto affermazione ufficiale dello Stato sammarinese, ma non è una novità nel mondo della politica sammarinese.
Lo stesso medesimo impegno è presente all’art. 14 nella bozza di accordo di cooperazione con l’Italia predisposto dal Segretario Mularoni (a nome dell’attuale governo), il quale articolo è uguale all’art. 14 dell’accordo di cooperazione predisposto da Fiorenzo Stolfi a nome del precedente governo.
Infatti anche nel testo Stolfi si legge: ‘alla luce della Dichiarazione di Osaka del 14 giugno 2008 dei Ministri Finanziari del G8, che chiede di “dare piena applicazione agli standards OCSE di trasparenza e di effettivo scambio di informazioni in materia fiscale, senza ulteriori ritardi”, le Parti si impegnano a sottoscrivere un Accordo in tal senso anche ai fini dell’aggiornamento della Convenzione contro le doppie imposizioni firmata il 21 marzo del 2002. In tale contesto, la parte italiana si impegna ad una verifica delle condizioni perché la Repubblica di San Marino venga inclusa nelle cosiddette white lists.
Leggi le bozze di:

accordo di cooperazione economica

accordo di collaborazione finanziaria.

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