La maggioranza decide di andare avanti senza allargamenti

La maggioranza decide di andare avanti senza allargamenti

ESITO DEL VERTICE DI MAGGIORANZA DEL POMERIGGIO

La maggioranza tira diritto in vista del prossimo Consiglio Grande e Generale. Nella seduta di giugno verranno infatti portate diverse importanti proposte di legge che hanno già superato il vaglio delle Commissioni, dal “giusto processo” alla legge anti riciclaggio, dal riordino delle direzioni scolastiche alla legge per la vigilanza sulle attività economiche. In prima lettura ci sarà anche la legge obiettivo, su cui l’accordo è stato trovato. Questo in sostanza il risultato della riunione di questo pomeriggio tra i quattro partiti che sostengono il Governo, Partito dei socialisti e dei democratici, Alleanza Popolare, Democratici di Centro e Sinistra Unita. Alla richiesta reiterata di Ap di elezioni anticipate, Psd e Ddc hanno detto no. Lapidario il commento di Mario Venturini, Ap: concentriamoci sui passaggi consiliari e poi vedremo.

Così gli esponenti dei partiti hanno commentato l’esito dell’incontro

Claudio Felici (capogruppo Psd): “E’ andata molto bene, abbiamo definito tutti gli aspetti sul progetto per la legge obiettivo. Dunque una riunione proficua i cui risultati saranno illustrati in una conferenza stampa venerdì alle ore 12. Si è affrontato anche il nodo della situazione politica e sono usciti confermati gli impegni e i percorsi già presi dalla maggioranza”.

Alessandro Rossi (capogruppo Sinistra Unita): “Abbiamo fatto una bella analisi della situazione politica, valutato il percorso più opportuno per il rilancio della maggioranza e stretto sulla legge obiettivo, definita nei suoi particolari. La volontà è quello di portare nel prossimo Consiglio Grande e Generale una serie di importanti proposte di legge per dare un senso della nostra solidità. Certo rimangono alcune differenze di visione politica sulla valutazione del percorso fin qui fatto, con un rimpallo di responsabilità reciproche. Il percorso migliore da intraprendere è quello del dialogo e questa è stata una riunione molto franca. Abbiano definito per il prossimo Consiglio la presentazione dei provvedimenti che hanno già passato il vaglio delle commissioni. Per il momento si va avanti così”.

Giovanni Lonfernini (consigliere Ddc): “L’intesa sulla legge obiettivo per i Democratici di centro è accettabile, dato che il progetto di legge è aderente agli impegni programmatici e contiene anche delle importanti novità come la riforma pensionistica. In merito al dibattito politico con chiarezza le quattro forze politiche hanno sviluppato con franchezza le proprie posizioni. La sintesi che ne è uscita va verso due obiettivi: rilanciare l’azione di Governo da un lato e confermare questo progetto politico dall’altro. Per noi la necessità è portare avanti un percorso in linea con la legge elettorale, che chiede di creare delle coalizioni prima delle elezioni. Non sottovalutiamo le difficoltà, ma ora l’importante è vedere se tutte le forze di maggioranza sono coerenti. E non riteniamo le elezioni anticipate, richieste da Ap, un elemento da considerare a priori in modo contrario. L’importante però è che tutte le forze di maggioranza rafforzino il progetto politico. Anche l’allargamento della coalizione è subordinato a tutto ciò e anche in questo caso non ci sono preclusioni. I Ddc sono realisti e responsabili e vogliono muoversi con realismo perché il Paese necessita di una classe politica all’altezza”.

Mario Venturini (consigliere Ap): “E’ stata una riunione dedicata ai problemi politici e sono emersi diversi aspetti. Le analisi e le valutazioni delle forze di maggioranza sono differenti. Abbiamo quindi raggiunto un accordo di natura operativa, anche perché la condivisione della legge obiettivo era dettata dal programma di mandato. Porteremo in seconda lettura nel Consiglio Grande e Generale di luglio la legge obiettivo, mentre nel prossimo di giugno i progetti di legge già passati in commissione, a partire dal giusto processo. Psd e Ddc hanno detto no alla nostra proposta di elezioni anticipate, la via maestra per uscire dalla crisi. Dunque saranno i passaggi consiliari a testare la solidità della maggioranza, a misurare la sua buona salute”.

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