La maggioranza di governo a San Marino di nuovo in difficoltà

La maggioranza di governo a San Marino di nuovo in difficoltà

La proposta – alquanto stravagante – di affidare il ricompattamento della maggioranza di governo a un documento ‘omnibus’ da far approvare al Consiglio Grande e Generale come legge, quasi che questo passaggio creasse meglio le condizioni per una sua applicabilità, sta incontrando – inaspettate? – difficoltà già ai primi passi.

Infatti è emerso che i quattro partiti che compongono la maggioranza, Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro, non si trovano affatto d’accordo sulla analisi e sulla soluzione da dare ad alcune problematiche che da anni assillano il paese quali, ad esempio, giochi, residenze e territorio.

Per quanto riguarda i giochi

la sciagurata scelta di Alleanza Popolare e Sinistra Unita di tenere aperte le sale keno dopo il 31 gennaio 2007, tradendo i propri programmi elettorali ed il proprio impegno politico espresso in anni e anni di opposizione, limitandosi ad affidarne la gestione allo Stato, si sta rivelando disastrosa e continua a gravare nel mondo politico sammarinese come prima delle elezioni del giugno 2006.

Quanto alle residenze e alla speculazione edilizia il governo della Repubblica di San Marino continua, come prima del 2006

(vedi la vicenda della Commissione Urbanistica), a mettere in cima al suo impegno la soddisfazione della richiesta degli speculatori di avere sempre nuovi clienti dall’esterno, fino a preconizzare, per San Marino, 50-60mila abitanti.
Alleanza Popolare e Sinistra Unita cominciano a quanto pare a rendersi conto della responsabilità di cui si sono caricati di fronte al paese in questi due anni di governo.

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