La Minutillo confessa: io, Baita e come funzionava il sistema San Marino. Gianluca Amadori

La Minutillo confessa: io, Baita e come funzionava il sistema San Marino. Gianluca Amadori

Il Gazzettino.it

La Minutillo confessa: io, Baita e come funzionava il sistema San Marino

di Gianluca Amadori
VENEZIA – E ora, dopo la confessione fiume di Claudia Minutillo, sono in molti a tremare in Veneto. L’amministratore delegato di Adria Infrastrutture, in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di false fatture milionarie, è rimasta davanti al sostituto procuratore di Venezia, Stefano Ancilotto, per oltre sei ore riempiendo un lungo verbale ricco di dichiarazioni alle quali la guardia di finanza sta cercando di riscontri e conferme.
È stata la stessa Minutillo, ex segretaria del presidente della Regione, Giancarlo Galan, a chiedere di essere ascoltata al più presto dal magistrato che coordina le indagini: di conseguenza è immaginabile che abbia deciso di raccontare tutto quello che è a sua conoscenza in merito al meccanismo di false fatturazioni contestato dagli inquirenti alla sua società e alla Mantovani spa di Piergiorgio Baita. Ma non è escluso che abbia fornito anche qualche particolare sulla destinazione delle ingenti somme di denaro in “nero” che le due società sarebbero riuscite a procurarsi attraverso le fatture emesse dalla Bmc Broker di San Marino a fronte di attività di studio e progettazione mai effettuate. In tal caso a preoccuparsi potrebbe essere più di qualcuno negli ambienti che contano.
Il verbale riempito dall’amministratrice di Adria Infrastrutture è coperto dal segreto investigativo: la Procura si trincera dietro un laconico “no comment”; sceglie la strada del riserbo anche l’avvocato Carlo Augenti, il difensore di Claudia Minutillo. Non è escluso che nei prossimi giorni l’ex segretaria di Galan venga nuovamente ascoltata dagli investigatori.
Nel frattempo le Fiamme gialle stanno cercando di rintracciare uno stretto collaboratore del presidente della Mantovani, Mirco Voltazza: la sua abitazione è stata perquisita la scorsa settimana assieme agli uffici delle società coinvolte nell’inchiesta e al domicilio degli indagati, ma il ragioniere non c’era. A quanto pare non fa rientro a casa da circa un mese. I finanzieri vorrebbero ascoltarlo in relazione all’attività svolta per la Mantovani, con la quale è legato da un contratto di collaborazione per la costruzione e la successiva demolizione della piattaforma su cui si svolgerà l’Expo 2015 a Milano. Ex impiegato di banca, ex gestore dell’Aci di Piove di Sacco, ex promotore finanziario, Voltazza risulterebbe avere un precedente penale per reati piuttosto seri e gli inquirenti si domandano come mai collabori con il gruppo Mantovani.
In attesa di capire se anche il presidente di Bmc Broker, William Ambrogio Colombelli, e il responsabile amministrativo della Mantovani, Nicolò Buson, decideranno di parlare con il pm Ancilotto, le Fiamme Gialle hanno iniziato ad analizzare le decine di faldoni di documenti sequestrati nella sede delle società e nelle abitazioni private perquisite giovedì mattina. I finanzieri cercano ulteriori conferme e riscontri in relazione alle false fatture milionarie emesse da Bmc Broker, ma anche qualche carta che possa fornire indicazioni sulla destinazione finale dei soldi che la società di San Marino, dopo aver ricevuto i bonifici di Mantovani e Adria Infrastrutture, provvedeva a restituire in contanti a Minutillo e Baita. Il pm Ancilotto sospetta che i presunti fondi “neri” possano essere serviti per pagare tangenti: sospetti che per il momento restano semplici ipotesi alla ricerca di conferme.
Oltre ai quattro arrestati, sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Alberto Scaramuzza, nell’inchiesta figurano indagate altre 15 persone per favoreggiamento, quasi tutti imprenditori, veneti ed emiliani. Il vicequestore aggiunto di Bologna, Giovanni Preziosa, è invece finito nei guai per abuso di accesso al sistema informatico, perché avrebbe fornito indicazioni sullo stato delle indagini.
Mercoledì 06 Marzo 2013 – 13:03

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