La nuova legge tributaria

La nuova legge tributaria

COMUNICATO STAMPA

Approvata la Legge di Riforma Tributaria

Il Consiglio Grande e Generale, nella seduta serale del 16 maggio, ha approvato la Legge riguardante le “Modifiche alla Legge 13 ottobre 1984 nr.91”(Istituzione dell’Imposta Generale sui Redditi).

La Legge, le cui linee sono state predisposte dal Segretario di Stato Macina nell’autunno scorso, ha attraversato una lunga fase di confronto con tutti i soggetti interessati e, dopo l’approvazione da parte dall’apposita Commissione Consiliare nell’aprile scorso, è stata confermata anche dal Consiglio Grande e Generale.

La Legge ridefinisce i soggetti passivi d’imposta per una più certa individuazione e introduce il concetto di residenza fiscale; coordina le regole d’applicazione dell’imposta ai non residenti chiarisce la regola d’imputazione dei redditi.

Da nuove disposizioni riguardo alla tassazione dei redditi derivanti dalla cessione di contratti di locazione finanziaria e delle plusvalenze relative alla stessa o dalla destinazione a finalità estranee all’arte o professione di beni strumentali.

Porta dal 5 all’8%, l’aliquota prevista per i redditi a tassazione separata quali: le plusvalenze patrimoniali non rientranti nei redditi d’impresa poste in essere con intenti speculativi; le plusvalenze derivanti dalla cessione di contratti di locazione finanziaria; quelle determinate dalla cessione o dalla destinazione a finalità estranee all’arte o professione di beni strumentali.
Riduce dal 19% al 17% l’aliquota dell’imposta per le società e le imprese maggiori e assoggetta alla medesima aliquota tutti i redditi d’impresa e di lavoro autonomo.

La legge prevede, per i soggetti obbligati alla tenuta di scritture contabili, un nuovo regime d’imputazione dei ricavi e deduzione dei costi relativi ai fabbricati destinati ad attività economiche a tali immobili; non saranno riconosciuti abbattimenti forfetari e la totalità dei costi sostenuti e dei ricavi percepiti concorreranno alla determinazione di tale reddito.

Riguardo ai redditi da lavoro autonomo affronta inoltre diverse questioni come, ad esempio, prevedere la tassazione al 100% (anziché al 75%) dei compensi percepiti da amministratori, sindaci, revisori e per chi svolge attività con rapporti di collaborazione coordinata e continuativativa; indicare il limite quantitativo alla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazione d’alimenti e bevande in pubblici esercizi; riformulare la nozione di reddito assimilato a quello di lavoro autonomo. Le plusvalenze e le minusvalenze dei beni strumentali concorrono a formare il reddito da lavoro autonomo.

Anche la tassazione dei redditi d’impresa subisce diversi cambiamenti come:
l’inammissibilità della deduzione dei costi non imputati nei registri fiscali; l’introduzione del principio del valore normale di beni e servizi, applicabile alle operazione infra-gruppo; un nuovo regime di deducibilità delle perdite; l’abrogazione della norma che prevedeva l’accantonamento delle plusvalenze in un apposito fondo. E’ introdotta la definizione del principio d’inerenza economica, che costituisce la condizione primaria della deducibilità fiscale del costo.
Indica il percorso per l’emanazione di un testo Unico e indica l’avvio di un percorso di semplificazione degli adempimenti a carico del contribuente.

Prevede alcune norme transitorie per evitare dubbi interpretativi in ordine all’applicazione temporale delle nuove norme, l’entrata in vigore e l’applicazione dell’aliquota del 17% per le banche e le finanziarie.

La Legge in oggetto è la prima, importante tappa del percorso per la Riforma della normativa in materia tributaria che il Segretario Macina ha indicato nella sua relazione al Bilancio di Previsione nel dicembre scorso e un altro tassello per l’attuazione dell’impegnativo programma di Governo che si sono dati i Partiti che sostengono la maggioranza.


Il secondo modulo della Riforma, in avanzata fase d’elaborazione, affronta i temi che la Segreteria di Stato ha già preannunciato e tra questi alcuni che sono stati denunciati come carenze.


Come afferma il Segretario di Stato nella sua relazione “La riforma predisposta avvia una necessaria ed efficace azione per la promozione di un qualificato e rinnovato Sistema Paese; è incentivante e internazionalmente spendibile perché agisce, in modo legittimo e trasparente, in un contesto di leali regole di concorrenza con i competitori internazionali, rafforza la collocazione di San Marino nello spazio economico europeo e lo inserisce in modo più pregnante nello Spazio Fiscale Europeo

San Marino, 16 maggio 2006

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