La nuova politica degli Ambasciatori. Su

La nuova politica degli Ambasciatori. Su

  Non ci piace fare polemica vuota, ma questi sono i fatti:
Massimo Valentini venne proposto a Console Generale di San Marino in Perù (non residente) nel corso del gennaio febbraio 2008. Carica per il cui svolgimento egli stesso metteva a disposizione prestigiosi uffici nei quali tenere costanti attività di promozione sammarinese a Lima.
Dopo l’avvio ed il buon esito delle pratiche di gradimento da parte del Governo di Lima ne seguì la visita, in forma privata, del Ministro Plenipotenziario S.E. Dr. Felix Denegri Boza presso Palazzo Begni per un colloquio con il Segretario di Stato agli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi.
In occasione dell’incontro S.E. Denegri espresse il compiacimento a nome del Ministero degli Esteri Peruviano per la scelta della candidatura del cittadino e amico sammarinese Massimo Valentini a rivestire il ruolo proposto dalla Repubblica di San Marino presso la Repubblica del Perù.
La proposta di nomina arrivò in Congresso di Stato come ultimo atto del decaduto Governo in carica. Proprio questo fatto temporale e la formalità dell’atto in tempi di ordinaria Amministrazione governativa fece desistere Massimo Valentini e con lui Andrej Ceccoli, nominato ad altro incarico, sull’opportunità politica di far proseguire i rispettivi iter formali.
Il gesto, seppur passato inosservato ai più, ha voluto stigmatizzare un modus operandi da sempre insito nella gestione sammarinese della politica in ogni sua forma. Per la prima volta negli ultimi decenni si sanciva con esso un rifiuto a ricoprire incarichi istituzionali a “tempo scaduto” ovvero in ordinaria amministrazione governativa.
La deontologia politica di ogni Paese civile farebbe prender atto, al sostituendo Segretario agli Esteri, degli atti onorevoli e distintivi compiuti da persone che con la loro dignità dovrebbero poi ricoprire e divulgare l’immagine del Paese nel mondo, riconoscendone almeno un contatto  per eventuali future investiture, questo non è avvenuto con la nomina del nuovo Ambasciatore in Perú.
L’immagine di un Paese all’estero non è l’immagine di schieramenti politici è un esclusivo fattore etico e funzionale.
Questo purtroppo nemmeno il Segretario agli Affari Esteri che avrebbe dovuto salvare  San Marino lo ha capito, lasciando passare il deleterio messaggio che per oltre trent’anni ha educato i Sammarinesi: ”arraffa il posto finché puoi” alla faccia dell’etica, della moralitá, del merito e di tutti i valori positivi a cui noi di Sinistra Unita siamo stati fieramente educati.
Quindi anche se non ha nessuna delle caratteristiche sulla base delle quali il Segretario agli Esteri avrebbe rivoluzionato la politica estera, in primis quella di essere  Sammarinese, porgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo Ambasciatore in Perú.
Noi di Sinistra Unita siamo persone serie.
Sinistra Unita

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