La pace nella mente. Riflessioni sull’Alzheimer

La pace nella mente. Riflessioni sull’Alzheimer

Giovedì 19 e sabato 21 febbraio 2015 con inizio alle ore 21,00 presso la Sala Marvelli della Provincia in Via Dario Campana 64, la Parrocchia San Raffaele Arcangelo insieme alla Zona Pastorale Sant’Andrea Apostolo organizza incontri sul tema “La pace nella mente – riflessioni su Alzheimer e demenze senili oltre l’utopia del controllo”.

L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Rimini, l’appoggio e la disponibilità della Provincia, la collaborazione di Banca Malatestiana, Associazione Gestalt Rimini, Associazione Alzheimer Rimini, Sportello l’Assistente in famiglia, Progetto sociale Generazioni Solidali col sostegno del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Rimini-Volontarimini.

Giovedì 19 dopo l’introduzione di Gloria Lisi vicesindaco e assessore alle Politiche Socio-sanitarie, interverranno Claudio Gasparotto danzatore e coreografo, Manuela Graziani responsabile dei servizi assistenziali al Valloni, mons. Carlo Molari teologo, Maria Grazia Cecchini psicoterapeuta e formatrice.

Sabato 21 sarà la volta di Francesca Di Mattia responsabile di progetti culturali editoriali e sociali, Barbara Navala Jansch formatrice e naturopata, Sabrina Foschini artista e critica d’arte, Mauro Bergonzi docente di Religioni e Filosofie dell’India.

Le serate nascono dalla Pastorale degli Anziani di San Raffaele. Gli operatori, attenti ai crescenti casi di demenze senili, in particolare di Alzheimer, da anni prestano attenzione a questi malati e ancor più ai loro familiari, spesso smarriti di fronte agli aspetti inattesi e devastanti che il male provoca nelle relazioni. In collaborazione con l’Associazione Alzheimer, coi Progetti gestiti da Volontarimini e soprattutto col CEDEM, Centro Esperto per le Demenze dell’AUSL di Rimini (che garantisce il percorso diagnostico e la presa in carico terapeutico-gestionale di chi è affetto da demenza) sono già stati promossi numerosi incontri di tipo informativo ed esperienziale relativi a terapie mediche, psicologiche, sanitarie, orientamenti comportamentali, alimentari, di movimentazione…

Nel tempo però è risultato sempre più chiaro che – per la salute dei malati e di chi li assiste, in particolare dei familiari – non meno importante è la qualità delle relazioni umane. Di qui il proposito di riflettere anche su aspetti legati alla comunicazione non verbale, all’empatia, al valore di musica, poesia, pittura, danza, alla forza della spiritualità… Nel tentativo di “immergersi” in queste dimensioni, ci si affida non tanto a chi ne fa teoria, ma a chi le vive a vario titolo. 

Le serate sono rivolte a chiunque voglia riflettere sul senso della propria vita. Perché di fronte a malattie che distruggono progressivamente e totalmente le possibilità di controllo su sé stessi, un’angoscia esistenziale risuona nel profondo di ciascuno. E le strade per ottenere un po’ di pace nello spirito non possono che essere indicazioni preziose per chiunque ne abbia desiderio.

Gli slogan lanciati dagli organizzatori allargano ulteriormente la prospettiva: Il mondo sembra spingerci verso un’idea disumana di efficienza e di produttività dove ha valore solo ciò che è misurabile e monetizzabile. L’Alzheimer e le demenze senili aprono interrogativi sulla nostra stessa natura umana, sull’idea che abbiamo del controllo e della nostra identità.

La scommessa consiste nel puntare sulla coralità: perché su questo versante non si può insegnare nulla, ma solo offrire strumenti, porre domande.

Comunicato Stampa Volontarimini Generazioni Solidali

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