Fissata per il prossimo 12 settembre la discussione in parlamento ma non è così scontato che si proceda senza intoppi.
ANTONIO FABBRI – Il giorno decisivo per la Rai e anche per la San Marino Rtv dovrebbe essere il 12 settembre prossimo. “Dovrebbe” perché le vicende che affliggono il Governo italiano, aggravate negli ultimi giorni dalla gestio- ne dell’affaire Sangiuliano, il ministro alla cultura che ieri si è dimesso, si intrecciano con il nodo già complesso delle nomine del Cda della Rai, per le quali appunto la prossima settimana potrebbe essere quella decisiva.
Le diverse anime della maggioranza ancora non avrebbero trovato l’intesa definitiva sui nominativi e dall’opposizione non sono così convinti che il 12 settembre si possano sciogliere i nodi in parlamento. In viale Mazzini l’atmosfera sarebbe calma. O è la quiete prima della tempesta o effettivamente il nodo delle nomine sta par essere risolto, si vedrà.
C’è chi sostiene che l’inerzia di questi mesi sia dovuta alla pausa estiva, e adesso si riprenderà a fare sul serio. In Fratelli d’Italia ci sarebbe ottimismo per il voto alle Camere del 12 settembre.
Il nome che circola per la presidenza Rai è quello di Simona Agnes, già membro del Cda Rai e in quota proprio al partito della Presidente del Consiglio. In Commissione vigilanza serviranno però i due terzi e dall’opposizione lamentano che “non c’è stata ancora una ripresa della discussione circa i nomi da candidare”.
L’Adnkronos riporta poi che Maurizio Gasparri, presidente dei senatori forzisti e membro della vigilanza Rai, ribadisce la posizione del suo partito: “Ci deve essere l’accordo globale, sia con la maggioranza che con le opposizioni”.
Dunque le opposizioni pensano che la partita delle nomine Rai sia in stallo, mentre Fratelli d’Italia in particolare vuole procedere senza alcun ulteriore rinvio.
Si vedrà cosa accadrà giovedì prossimo, insomma. Vero è che dalla partita che si gioca sulle nomine Rai in Italia, dipende molto degli assetti e del futuro della San Marino Rtv. E’ da fine marzo scorso che la televisione di stato è senza Direttore generale dopo che Andrea Vianello ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili e dopo che, soprattutto, è emerso il buco da 1,9 milioni di euro nel bilancio dell’emittente di stato.
Il nuovo Direttore, di nomina Rai, non è stato dunque ancora designato ed è del tutto evidente che la sua indicazione dipenderà dai nuovi vertici di viale Mazzini che il parlamento italiano dovrà nominare.
L’auspicio, dunque, anche da San Marino è che la partita italiana delle nomine non veda ulteriori ritardi. Sul Titano, d’altra parte, c’è da prevedere un piano industriale e da progettare come fare fronte al buco riscontrato.
Il recente incontro a Roma del Segretario di Stato Federico Pedini Amati con il presidente Roberto Sergio, se da un lato ha visto un interesse immediato subito dopo insediato il nuovo governo, dall’altro ha dovuto scontrarsi con i tempi dilatati e le beghe politiche d’oltre confine sulla partita delle nomine Rai. Sempre ammesso che, sbloccate le nomine dei vertici di viale Mazzini, non ci siano altre questioni da risolvere nel rapporto televisivo bilaterale italo-sammarinese che potrebbero frenare la celere ripresa di una piena operatività dei vertici della Rtv che mettano mano ad un piano industriale per il rilancio.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23