La posizione dei partiti sulla liberalizzazione delle droghe leggere

La posizione dei partiti sulla liberalizzazione delle droghe leggere

Proposta di liberalizzare le droghe leggere viene dal consigliere Vanessa Muratori, esponente di Sinistra Unita.
Non è d’accordo Ap, che per voce del coordinatore Mario Venturini sostiene che l’approccio alle droghe pesanti passa sempre, inevitabilmente, attraverso l’avvicinamento alle droghe leggere. Per questo si deve tenere un atteggiamento responsabile verso questi problemi’.

L’ipotesi di liberalizzazione non è condivisa neppure dalla Democrazia Cristiana E’ assurdo pensare alla liberalizzazione sostiene il capogruppo Gabiele Gatti in una realtà come quella sammarinese che in conseguenza delle sue ridotte dimensioni vive in maniera pesante i rischi dei rapporti con l’esterno e quindi deve essere più rigida di altre realtà.
Il problema esiste dichiara Marco Arzilli, consigliere della lista civica Noi Sammarinesi e non vogliamo certo bendarci gli occhi, ma va affrontato con grande serietà e con l’ausilio di chi nel problema è direttamente coinvolto ed una minor presenza invece della politica.liberalizzare la droga è solo la ricerca di una facile soluzione.

Afferma Glauco Sansovini:leggere o pesanti sono sempre droghe
e liberalizzare la droga potrebbe solo far aumentare il consumo
come è avvenuto in Olanda, dopo la liberalizzazione . Importante invece mettere in atto una campagna di informazione seria e responsabile diretta ai giovani, per aumentare la loro consapevolezza sui rischi e i danni derivanti dall’uso di droghe, unitamente ad un programma che crei i supporti necessari a garantire il recupero sociale di chi è entrato nella spirale della tossicodipendenza.

Sulla stessa linea Monica Bollini Nessun tabù. Siamo convinti se ne debba parlare, ma non in questi termini.
e sottolinea l’importanza di coinvolgere i giovani, le associazioni, le istituzioni scolastiche, le famiglie: bisogna informare correttamente i giovani sulla pericolosità dell’uso di droghe, anche quelle leggere, che spesso sono un’anticamera verso le droghe pesanti.
Per Augusto Casali, Segretario del Nuovo Partito Socialista, il problema va affrontato nella sua globalità. Parlare di proibizionismo o dell’antiproibizionismo è semplicistico. La scienza, la medicina devono venire incontro a chi deve prendere decisioni e fornire un supporto fondamentale alla politica.

Giuseppe Morganti, presidente del Partito dei Socialisti e dei Democratici afferma: Qualche ragione chi propone il dibattito ce l’ha, anche se non è uno dei temi principali del dibattito politico oggi. Il fenomeno esiste ed è consistente, la politica dovrebbe tenerlo in considerazione in maniera più attenta. Perchè scandalizzarsi considerato che l’effetto di una droga leggera è paragonabile a quello di altre sostanze diffuse e legali, come alcool e tabacchi che creano nella società danni maggiori. Nel nostro ordinamento chi ne fa uso e chi spaccia sono posti sullo stesso piano e questo è sbagliato, anche se il giudice può fare ricorso all’esperimento probatorio per tentare un recupero sociale di chi è vittima della droga. Il codice penale continua Morganti offre un quadro anche del livello culturale di una società e questa parità di trattamento tra due diverse figure dello stesso problema non rappresenta una bella fotografia. Noi conclude non siamo in generale concordi con le logiche della repressione, e del proibizionismo, che rischiano di aprire le porte a devastanti forme di speculazione.

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