La Repubblica di San Marino mai così umiliata come quel giorno a Strasburgo con Stolfi

La Repubblica di San Marino mai così umiliata come quel giorno a Strasburgo con Stolfi

La Repubblica di San Marino ha toccato il fondo della sua reputazione,
il 9 aprile 2008, quando Giakomopoulos e Jhon Rigghutt, rispettivamente direttore del servizio di ‘Monitoring’ e segretario esecutivo del Moneyval, hanno ‘sorpreso’ Fiorenzo Stolfi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri (a Strasburgo per altre ragioni), per comunicargli formalmente l’avvio della procedura di infrazione.
Un po’ come quando si deve ricorrere ad uno stratagemma per consegnare una notifica.
In effetti l’avviso al governo sammarinese era già stato consegnato e consegnato proprio a San Marino il 7 marzo del 2007 al termine dei lavori di un gruppo di valutatori: su un prontuario di 49 punti predisposto dal Gafi (gruppo d’azione finanziaria internazionale), la Repubblica di San Marino aveva ottenuto in 20 casi il giudizio ‘NC’ (non conforme) e negli altri 29 casi il giudizio ‘LC’ (quasi conforme) o ‘PC’ (parzialmente conforme). Il rapporto era stato consegnato al governo sammarinese direttamente dal capo delegazione, Livia Stoica Brech, con un preciso avvertimento: ‘L’auspicio è che il Paese tenga conto delle nostre raccomandazioni’.
I governanti sammarinesi erano ben consci della importanza di quel rapporto e della raccomandazione e delle conseguenze che ne sarebbero derivate in caso che non si fosse provveduto. Tanto che ai primi di gennaio 2008, allo scoppio della vicenda Asset Banca, il Segretario alle Finanze Stefano Macina, vi aveva fatto riferimento in una conferenza stampa preconizzando da parte di Moneyval ‘qualche tiratina d’orecchi’ .

Altrochè ‘una tiratina d’orecchi’ è arrivata ieri da Strasburgo!

Il nuovo Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni,
magnanima, in riferimento alla classe politica che ha combinato cotanto disastro, si è limitata a parlare di ‘negligenza’.

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