La Segreteria di Stato per le Finanze stigmatizza il comunicato di “Per San Marino” per il chiaro intento di fomentare lo scontro

La Segreteria di Stato per le Finanze stigmatizza il comunicato di “Per San Marino” per il chiaro intento di fomentare lo scontro

– La
Segreteria di Stato per le Finanze stigmatizza il comunicato di “Per San
Marino”  per il chiaro intento di fomentare lo scontro.

 

La democrazia si fonda sulla libertà di espressione e
la politica si nutre del confronto fra diverse posizioni per giungere alle
migliori sintesi, quindi nessuna censura verso le critiche, la protesta anche
la più dura, ma questo non significa che qualsiasi comportamento diventa
ammissibile e che tutto è legittimo.

Certo non lo
è insinuare manovre oscure a danno dei risparmiatori, dal sapore di prelievo
forzoso sui conti  correnti, evocando il
recente caso Grecia
, innescando
preoccupazioni infondate e allarmismi con potenziali effetti negativi per il
sistema bancario il cui rilancio è fondamentale per l’economia del paese.

Dipingere il governo come un soggetto oscuro che pensa
azioni devastanti a danno dei cittadini, addirittura strutturate in un
fantomatico piano F,  è un’ immagine
cinematografica dal forte impatto comunicativo 
che però travalica la realtà abbondantemente, un ottimo soggetto da
film, appunto. 

La realtà è molto più trasparente nella sua grave
complessità per l’intrecciarsi delle problematiche e dei livelli, da quello
interno a quello internazionale.

Dal suo insediamento, il governo ha fatto i conti
quotidianamente con la crisi e lo stato di ritardo in cui San Marino è venuto a
trovarsi, una situazione che è stata causata in tanta parte da fattori
internazionali fuori dal nostro controllo e da fattori interni per i quali
certamente le classi dirigenti del paese degli ultimi decenni, sono
responsabili a tutti i livelli.

Non è corretto affermare che la Spending Review è
ancora sulla carta, mentre lo spreco continua, quando, proprio ieri,  il Congresso di Stato ha adottato una
delibera precisa sui numerosi interventi immediati possibili, compreso il blocco
della spese,  per procedere poi, per quelli
più strutturali nella Legge di bilancio, strumento naturale, solo per fare un
esempio.

Quindi, seppur in questo momento venga più facile ed
istintivo sfogare la rabbia, cercare il bersaglio su cui scatenarsi, ciò che
invece serve è spirito costruttivo, forte 
lucidità e capacità di discernere per attivare i percorsi e i processi
che quanto prima facciano risalire la china.

Forse a “Per San Marino” non è ancora chiaro che
quello che sta avvenendo è un cambio di sistema che tocca tutti  i livelli, necessario per potere stare nella comunità internazionale e dare prospettive
alla nostra economia, per tutelare nella
sostanza il nostro sistema sociale
, per
difendere la nostra sovranità mettendo in atto una autonoma capacità di
finanziamento della spesa pubblica corrente
.  Questo si sta facendo, che lo si voglia
riconoscere oppure no.

In questa fase storica e cruciale per il paese, tutte
le rappresentanze istituzionali e della società devono dimostrare di sapere
interpretare il proprio ruolo, non si può farlo prescindendo dal momento
storico e dal contesto. Mettere in circolo con deliberata malafede idee
destabilizzanti, mai nemmeno pensate
, solo per creare confusione e
discredito sul governo che risponderà dei suoi meriti e demeriti comunque, non
è fare il bene dei cittadini e del paese.

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