SAN MARINO 23 APRILE 2010 – In corsa verso la trasparenza per evitare la spada di Damocle della lista nera. Nuovo incontro questa mattina tra Governo, sindacati e associazioni imprenditoriali per approfondire i contenuti del “pacchetto trasparenza”. In primo piano la misura dell’Iva pre-pagata.
I punti chiave del “pacchetto trasparenza” sono noti: abolizione delle società anonime, introduzione del reato di falsa fatturazione, rogatorie internazionali più veloci (passando da tre a due gradi di giudizio) , fino al pre-finanziamento dell’Iva.
E su quest’ultima misura, l’Esecutivo ha spiegato che per i prossimi sette mesi imporrà alle aziende del settore dell’elettronica che esportano verso l’Italia di versare anticipatamente il 20% dell’Iva. L’obiettivo è quello di eliminare le distorsioni nell’interscambio commerciale, in pirmis le frodi carosello.
Trasparenza dunque, l’unica strada per normalizzare i rapporti con l’Italia e uscire dalla morsa letale della black-list.
“E’ indubbio – afferma il segretario CDLS, Marco Beccari – che dobbiamo in tutti i modi scongiurare la sciagura della lista nera. Oggi l’assoluta priorità è quella di trovare un’intesa con lo Stato italiano che ci porti alla firma dell’accordo sulle doppie imposizioni, e i provvedimenti del pacchetto trasparenza ci allineano con gli standard internazionali di legalità. Trasparenza, legalità, correttezza sono i pilastri per salvare l’economia sana e costruire la San Marino del futuro”.
“Questo Paese – continua Beccari – non può restare ancora a lungo nell’emergenza: all’impasse dei rapporti bilaterali dobbiamo aggiungere i costi sociali della crisi economica, con centinaia di lavoratori in mobilità e cassa integrazione. La CDLS ripete da tempo che la Repubblica ha bisogno di un’alleanza per lo sviluppo, perché nessuno ce la può fare da solo. Dobbiamo accantonare divisioni, distinguo, ripartendo dall’economia reale, dal valore del lavoro, dal rilancio degli investimenti”.