La tangentopoli sammarinese. Federico Pedini Amati, Psd

La tangentopoli sammarinese. Federico Pedini Amati, Psd

LA TANGENTOPOLI SAMMARINESE!
Spero che questa volta sul fronte delle presunte tangenti ai politici, la Magistratura arrivi in tempi celeri alla verità e che venga fatta piena luce su eventuali responsabili. E’ successo di tutto in questo paese negli ultimi 20 anni, appalti pilotati, licenze concesse dietro bustarelle, concorsi truccati, compravendite elettorali, favoritismi, banche vendute, e chi più ne ha più ne metta. Ma i presunti bancomat o le tangenti che hanno scomodando addirittura la Storia, tra conti Mazzini, conto Giulio ( Cesare?), – forse anche “ Garibaldi o Napoleone “? il tutto condito con un presunto conto “ Arrivederci “ e “ Ciao “, beh, questo sembra francamente un po’ troppo. Ci hanno preso in giro anche nel mettere i nomi ai libretti, non solo nel prendere soldi/tangenti. Soldi che non si sa ancora da dove provengano e per cosa siano stati dati. I Sammarinesi sono indifferenti fin che non gli si tocca il proprio orticello, ma questa volta ci sono tutte le condizioni per una vera “ Rivoluzione della Politica “, nel senso che non so cos’altro il popolo Sammarinese sia disposto a sopportare, dopo i mancati incassi della Monofase per 188 milioni tra favori e dormite generali dei vari uffici, qualche credito falso che non doveva essere incassato ma serviva per gonfiare il bilancio dello Stato, l’imposta complementare sui servizi ( doveva essere una tantum ) , la Minmun Tax ( doveva essere una tantum ), l’Addizionale IGR ( doveva essere una tantum ), la tassa sugli Amministratori ( doveva essere una tantum ), adesso la Patrimoniale ( che dovrebbe essere una tantum ma non ci crediamo più ) poi forse la Riforma Fiscale ( che non è una tantum ), insomma, non manca niente per far fallire uno Stato. Ma tutti questi “ Grandi “ politici che la gente ha votato e che in parte continua a votare, giovani o vecchi non importa, che ci aumentano continuamente le tasse e che presumibilmente hanno rubato o preso tangenti, quindi hanno venduto di fatto il paese per i propri interessi personali arricchendosi e impoverendo la nostra amata Repubblica e tutti noi, devono rispondere di quanto fatto o no? E’ qui il punto, perché sembra che anche questa volta, sul discorso tangenti o presunte tali, tutto sia destinato a rimanere nella storia di alcuni quotidiani locali, e che tutto possa passare in “ cavalleria “ come mille altre cose accadute in questo paese. No, adesso è ora di metterci un punto a queste nefandezze. E attenzione, la malavita organizzata, come i politici corrotti, si coalizzano tutti assieme per proteggersi, quindi non importa più il colore del partito, il programma, il bene comune, quello che conta è ribaltare la frittata o ancor peggio sviare l’attenzione su altro. Ci sono i corrotti, ma ci sono anche gli amici dei corrotti, ci sono quindi quelli che fanno finta di non vedere, ci sono quelli che sapevano e che magari hanno preso qualche briciola quindi non parlano, c’è un mondo marcio che proverà a reagire, ma stavolta non dobbiamo permetterglielo, non possiamo più tollerare che Governino questo paese, a qualsiasi partito queste persone appartengano. E’ ora che ognuno di noi faccia la sua parte, sia alle elezioni quando saranno, sia nelle proteste affinché questo paese cambi veramente pelle, quindi ben venga lo sciopero generale per la riforma fiscale, ben vengano le inchieste su tutto e tutti, ben venga il redditometro, ben vengano la trasparenza bancaria, ben vengano gli effettivi beneficiari di banche e finanziarie, ben vengano le prese di posizione nette, come mi auguro, in Consiglio e nei partiti, indipendentemente dai colori. Nel frattempo, attendiamo fiduciosi che le indagini facciano il proprio corso, ma questa volta ci aspettiamo che i responsabili vengano puniti e ci auguriamo vivamente che questa ennesima brutta pagina della Storia Sammarinese, che definirei una vera e propria TANGENTOPOLI, sia l’ultimo colpo di coda di una classe dirigente corrotta. Attendiamo fiduciosi il rinnovamento perché il paese ha bisogno di riacquistare fiducia nelle Istituzioni.
Consigliere della Repubblica di San Marino
Federico Pedini Amati   
      
 

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