La (triste) storia della rampa per skate di Dogana. Dopo 10 anni di promesse e un’istanza d’Arengo approvata è ancora un miraggio

La (triste) storia della rampa per skate di Dogana. Dopo 10 anni di promesse e un’istanza d’Arengo approvata è ancora un miraggio

Sono già passati quasi 10 anni da quando il Consiglio Grande e Generale ha accolto all’unanimità l’Istanza d’Arengo per riposizionare la rampa da skateboard nel Parco Ausa di Dogana. Ma a tutt’oggi non solo l’Istanza non è stata attuata ma probabilmente non lo sarà mai.

La struttura è stata rimossa a marzo 2012 ufficialmente a causa della sua usura dopo 15 anni di vita. Era stata installata nel 1997 grazie al contributo dell’Ente Cassa di Faetano nell’ambito di un progetto legato ai giovani.

Fin dai giorni successivi alla sua rimozione, in tanti, guidati dalla Giunta di Castello di Serravalle, hanno assicurato il proprio impegno affinché la rampa potesse tornare al suo posto. Ma così non è stato.

Per questo il 7 ottobre dello stesso anno alcuni cittadini particolarmente legati alla rampa hanno firmato un’Istanza d’Arengo, la numero 21, chiedendo il suo riposizionamento. Dopo alcuni mesi, più precisamente il 4 marzo 2013, il Consiglio Grande e Generale ha accolto la richiesta all’unanimità per la gioia degli istanti.

Durante il dibattito di allora il segretario di Stato per il Territorio Matteo Fiorini aveva indicato il voto favorevole del governo spiegando che “la rampa di skateboard era presente in passato, è stata poi rimossa a causa della sua usura. Questo governo ritiene utile il riposizionamento di una nuova rampa per i giovani”. Sottolineando anche il parere favorevole della Giunta di Castello di Serravalle.

Pareri favorevoli arrivarono da tutti gli schieramenti. Da Luca Santolini, di C10, a Giovanni Francesco Ugolini, del gruppo Pdcs-Ns; da Nicola Renzi di Ap a Gian Matteo Zeppa di Rete.

Tutti a sottolineare quanto fosse importante per i ragazzi di Serravalle e Dogana riottenere quella struttura che negli anni era diventata un punto di ritrovo per tantissimi all’interno del Parco Ausa.

Passarono le settimane e poi i mesi ma la nuova rampa non si materializzò. Nel dicembre 2013 Vincenzo Comuniello, studente della 4ª A del Liceo Economico Aziendale di San Marino è tornato a parlare del tema intervistando sul settimanale Fixing il Segretario Fiorini. “Ho raccomandato all’ufficio di progettazione – erano le parole del Deputato – di riprogettare e ripristinare la rampa di skate. Ci vuole una pianificazione perché va fatta a norma di sicurezza e va ubicata nel punto migliore del parco. L’ufficio progettazione sta elaborando il progetto: siamo ottimisti e non appena il piano di lavoro sarà pronto la ricostruzione avverrà“.  Quindi la promessa: “L’opera sarà inaugurata con l’arrivo della bella stagione, ovvero nell’estate del 2014”. Per un costo stimato di 20-30 mila euro.

Nel marzo 2014 Fiorini lasciò il proprio posto di Segretario al Territorio ad Antonella Mularoni.

Fu lei, esattamente il 22 aprile 2014, a portare nella commissione consigliare permanente competente l’aggiornamento sui provvedimenti adottati per recepire l’Istanza approvata dal Consiglio.

Nell’estratto del verbale di quella seduta, ancora disponibile sul sito del Consiglio, si legge che Mularoni spiegò che la Segreteria al Territorio il 23 settembre 2013 scrisse all’Ufficio Progettazione dell’Aaslp per “l’acquisizione dei preventivi necessari all’installazione della rampa”. Alla data della Commissione l’Aaslp era ancora “in attesa di ricevere i preventivi di spesa”. Inoltre il Segretario spiegò che l’Azienda aveva riferito la difficoltà nel “reperire in Italia ditte specializzate” in questo tipo di impianti e che “non esistono ditte sammarinesi in grado di effettuare l’intervento necessario”.

Da allora sono passati Governi, Giunte di Castello, dirigenti pubblici e la rampa è scivolata nell’oblio.

Ma non per chi ha vissuto la propria giovinezza attorno a quella struttura. Come Lorenzo Ercolani, skater da moltissimi anni, frequentatore della rampa di Dogana e tra i promotori dell’Istanza d’Arengo.

Per anni – ricorda a Libertas – è stato un punto di ritrovo per tutti quelli di Dogana. Io e altri amici ci andavamo ma non eravamo in molti skater a sfruttare la rampa perché di persone che fanno skate qua a San Marino ce n’erano veramente poche. Era un punto di ritrovo anche per i miei fratelli più grandi. Poi con il tempo venne abbandonata a sé stessa, senza manutenzione. Inoltre tanti bambini nel parco la usavano come scivolo e infatti molto spesso ci trovavamo a girare con i piccoli che stavano nel mezzo e non riuscivi a fare skate per loro”. 

E anche questo uso improprio sarebbe alla base della sua eliminazione. “Ricordo che un giorno ero lì – prosegue il racconto  – ed un bambino stava usando la rampa come scivolo. Come detto era tenuta abbastanza male e il bambino nello scendere si è ferito gravemente un braccio sull’angolo della lamiera. Corse voce che i parenti avevano denunciato lo Stato”. 

Qualunque fosse la motivazione, gli amanti della rampa si sono mobilitati per riaverla. “Dopo che l’hanno tolta  abbiamo pensato di fare un’Istanza d’Arengo e siamo andati su al Palazzo Pubblico. Abbiamo chiesto la ricostruzione e la messa a punto di questa rampa. Ce l’hanno approvata all’unanimità. Poi, come capita spesso a San Marino, è stata accettata ma accantonata. Per l’occasione avevamo anche raccolto un foglio con numerose firme con il consenso dei cittadini, era stata approvata ma tutti ci dicevano di andare a parlare con la Giunta di Castello di Serravalle. Non ci hanno mai dato una vera e propria risposta e infatti ci è dispiaciuto parecchio perché anni fa c’erano anche i “rail” che sarebbero dei corrimano ma per terra, oltre a delle rampe. Da quel momento – prosegue sconsolato – non l’abbiamo più ripresa in mano come storia”.

 

Andrea Forcellini

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