LabDem: ‘Il ruolo strategico del settore bancario’

LabDem: ‘Il ruolo strategico del settore bancario’

Laboratorio Democratico confida che con l’insediamento del nuovo Presidente di Banca Centrale possa finalmente aprirsi una nuova fase del sistema bancario sammarinese.

Dopo i disastri compiuti dalla gestione del tandem “Clarizia-Giannini”, infatti, è tempo di ragionare in modo serio e approfondito sulle prospettive di quello che fino a poco tempo fa è stato uno dei principali comparti della nostra economia in termini di occupazione e gettito erariale.

LABDEM non è d’accordo con quanti sostengono che San Marino non possa dotarsi di un centro finanziario moderno e competitivo. Se la gestione politica “familistica e consociativa” degli ultimi 25 anni ha generato le distorsioni con cui si stanno facendo i conti in quest’ultimo periodo, ciò non significa che d’ora in avanti non si possa più puntare concretamente alla costruzione di un settore creditizio all’avanguardia, capace di mettere risorse a disposizione della riconversione dell’apparato produttivo e dei servizi. D’altro canto, se non ci sono banche in grado di finanziare adeguatamente lo sviluppo, diventa difficile e irrazionale parlare dell’impostazione di nuovo modello di “fare economia”.

Il dato positivo da cui partire è rappresentato dal fatto che il sistema bancario sammarinese ha retto l’urto nonostante le enormi complessità con cui si è dovuto rapportare dal 2008 sino ad oggi. Ovviamente non ci si può accontentare, adesso è il momento di invertire la rotta abbandonando l’asfittico approccio di tipo “localistico” per lasciare spazio ad una visione di carattere internazionale.

Questa è l’unica via percorribile per garantire un futuro al settore creditizio ed è il terreno su cui si dovrà misurare da subito la nuova governance di Bcsm.

Non c’è altro tempo da perdere, per cui LABDEM avanza alcune proposte concrete su cui basare una strategia globale di riorganizzazione del sistema bancario in un contesto di piena legalità, totale trasparenza e efficace cooperazione fiscale e finanziaria con gli altri Stati:

– sottoscrizione del memorandum di intesa con Banca d’Italia;

– ingresso di Bcsm nel Sistema Europeo delle Banche Centrali;

– accesso alla liquidità dell’Eurosistema per dare a Bcsm la possibilità di essere “prestatore di ultima istanza”;

– stipula di accordi di collaborazione con i più avanzati sistemi bancari europei ed extraeuropei, rendendo fattibile l’ingresso e l’operatività di prodotti finanziari sammarinesi in un mercato di riferimento molto più ampio di quello attuale.

E’ ora di dire basta alla logica dell’“amico degli amici”. Ha già causato troppi guasti al nostro Paese. Prima si elabori e poi si realizzi un progetto di altissimo livello e di profilo internazionale che punti all’eccellenza e alla qualità dei servizi offerti.

San Marino, lì 25 febbraio 2016

Comunicato stampa Laboratorio Democratico

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