L’Assemblea di Alleanza Popolare. Agenzia Dire Torre1

L’Assemblea di Alleanza Popolare. Agenzia Dire Torre1

 BENE COMUNE. AP ALLA RESA DEI CONTI: DIRIGENZA DA RINNOVARE

IERI L’ASSEMBLEA. MULARONI:”SARA’ L’ULTIMA LEGISLATURA PER I BIG”

Il messaggio del rinnovamento e’
giunto anche ad Alleanza popolare, forte e chiaro. Tanto che i
fondatori del partito si sono detti pronti alla loro ultima
legislatura. Ieri sera, l’assemblea dell’unica forza “perdente”

della neomaggioranza si e’ riunita per fare i conti sulla debacle
elettorale: a sorprendere e’ stata la grande partecipazione,
diversamente dalle ultime convocazioni dove l’affluenza, anche in
fase di campagna elettorale, era stata scarsa. Chi si aspettava
una resa dei conti di fuoco e’ rimasto pero’ deluso. Ad
intervenire sono stati soprattutto i giovani aderenti, mentre
l’unica tra i big a prendere la parola per una riflessione, e
l’ultima della serata, e’ stata Antonella Mularoni, segretario di
Stato uscente che ha persino strappato l’applauso dei tanti
rimasti oltre la mezzanotte.
Ad aprire i lavori la relazione del coordinatore Stefano
Palmieri e del presidente Mario Venturini, e l’ammissione che
l’esito negativo del voto deve servire a fare ammenda sugli
errori da non ripetersi in futuro, con la convizione che “il dna
di Ap deve restare tale”. Si e’ aperta quindi la maratona di
interventi dei candidati e degli aderenti storici di Ap: c’e’ chi
ha puntato il dito sulla comunicazione e sull’atteggiamento di
rottura verso le liste civiche che non ha premiato un partito
nato proprio come movimento. Non e’ mancato chi poi ha sollevato
gli errori fatti sia nella conduzione di governo, sia nella
gestione del partito.
Di certo, l’ingresso di due giovani
nel gruppo consigliare e’ stato letto come un segnale di
rinnovamento, in vista sopratuttto del congresso del partito che
si dovra’ tenere entro la prossima primavera, dato che gli organi
statutari sono in scadenza.

Nel suo intervento, il segretario Mularoni ha proprio
sottolineato che l’esito del voto indichi come oramai inevitabile
il percorso del rinnovamento interno del partito. “Il messaggio
che il gruppo dirigente si deve rinnovare- spiega interpellata
all’indomani dell’assemblea- e’ arrivato anche a noi”. L’auspicio
espresso e’ che nei prossimi mesi e nella legislatura che si
aprira’ “si possa formare una nuova dirigenza per Ap- prosegue
Mularoni- e che dopo 20 anni di prima linea possiamo lasciare”.

Ci sara’ tempo in questa legislatura per accompagnare i giovani,
spiega la candidata piu’ votata del partito, poi sara’ giusto
lasciare loro il testimone.
“Non possiamo illuderci che dopo di noi
viene il diluvio e attaccarci cosi’ alle poltrone- manda a dire
Mularoni- la politica deve essere solo una fase della vita di una
persona”. Del resto, Alleanza popolare negli ultimi anni ha
vissuto una trasformazione epocale: da partito di opposizione,
spiega, a quello di buon governo.
“Non denunciamo piu’- chiarisce Mularoni- e non facciamo
clientelismo perche’ non e’ nel nostro dna, ma corriamo il
rischio che, se non ci riposizioniamo, se non sappiamo spiegare
il nostro valore aggiunto, perdiamo su tutti i punti di vista”.

Martedi’ sera proseguira’ il confronto interno di Ap e resta
l’attesa per gli interventi degli altri big del partito.

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