LAVORO. CONTRATTO INDUSTRIA, CSU VUOLE ODG PIU’ STRINGENTE Agenzia Dire-Torre1

LAVORO. CONTRATTO INDUSTRIA, CSU VUOLE ODG PIU’ STRINGENTE Agenzia Dire-Torre1

USL ALL’ATTACCO: LETTERA AI CONSIGLIERI BOCCIA BINOMIO ANIS-CSU
Il rinnovo del contratto Industria tra Associazione nazionale dell’Industria sammarinese e Centrale sindacale unitaria e’ al centro del dibattito politico. In Consiglio grande e generale si e’ infatti al lavoro sull’ordine del giorno che fissa obiettivi e impegni in merito per la
prossima legislatura. E la Csu, incontrando ieri sera i capigruppo, ha auspicato un testo “ancora piu’ stringente, che esprima condivisione per gli obiettivi posti, e stabilisca
l’impegno per il governo e il consiglio della prossima legislatura a varare i provvedimenti di legge sui punti indicati”.
   Intanto il terzo sindacato, l’Unione sammarinese del lavoro, torna a esprimere tutta la sua contrarieta’ per non essere stata coinvolta nella firma del contratto, nonostante rappresenti oltre 1.200 lavoratori. E invia una lettera ai consiglieri in cui definisce “assolutamente non condivisibile” il metodo adottato.
Non solo. L’Usl critica le 39 ore di lavoro settimanali, “un modello vetusto” che “potrebbe far saltare un intero turno lavorativo creando nuova disoccupazione”. E chiede una “adeguata
retribuzione” per le 140 ore di flessibilita’, sottolineando inoltre come “gli aumenti retributivi proposti non appaiono congruenti con quanto convenuto nell’Accordo tripartito”. Il sindacato ricorda poi che in merito alla riduzione delle festivita’ un’istanza d’Arengo che
includeva tale proposta e’ stata respinta; e attacca i paletti sulla rappresentativita’. La proposta di almeno il 5% di iscritti del totale dei lavoratori subordinati e’ “carica di arroganza e
presunzione”.
   Occorre cambiare metodo e “fare sistema”, si legge nella lettera, “condividere le riforme con tutti gli attori del processo”. Le proposte dell’Usl sono note: flessibilita’ dell’orario di lavoro con istituzione di comitati misti per individuare la soluzione migliore alle esigenze aziendali; formazione continua e riqualificazione dei dipendenti; possibilita’ per i lavoratori di diventare azionisti dell’azienda e divisione degli utili; assunzioni facilitate con sburocratizzazione delle procedure; supporto finanziario preferenziale per le imprese che investono sul territorio e
assicurano occupazione; frontalieri come risorsa e opportunita’ e non come problema.

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