Le cattive compagnie di Roberto Zavoli. L’Informazione di San Marino

Le cattive compagnie di Roberto Zavoli. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Le cattive compagnie di Roberto Zavoli / Presente a pestaggi, minacce ed estorsioni / Indagato nella branca sammarinese dell’operazione “Vulcano”, l’ex imprenditore edile rimane in carcere / Il provvedimento del Gip lo indica come presente ad episodi violenti per i quali è indagato oltre confine

[…]

Zavoli, che è rimasto in carcere
perché indagato proprio per
minaccia ed estorsione
anche
dal tribunale del Titano nella
branca sammarinese dell’indagine
Vulcano, al di là di
quelle che saranno le risultanze
giudiziarie, frequentava cattive
compagnie. Dal canto suo l’ex
imprenditore edile avrebbe
affermato di non avere partecipato
a queste “spedizioni”
punitive
. Tuttavia dagli atti di
indagine non risulta questo.

Secondo le carte italiane, l’ordinanza
del Gip Bruno Perla datata
15 marzo 2011, un episodio
si è verificato il 6 novembre del
2010 a Cattolica
e compare, in
questo caso, per la prima volta
anche il nome di Fincapital e di
Bacciocchi.

[…]

Poco prima del fatto di
Cattolica, contestualmente
all’esazione dello stesso debito
nei confronti del medesimo debitore,
il Gip descrive un altro
episodio avvenuto a San Marino,
al quale era presente anche
Zavoli, e nel quale salta fuori
un’arma da fuoco
. Si tratta di
richieste di denaro avvenute
“con violenza e minaccia”, specifica
il Gip, affermando come
Burgagni sia stato costretto ad
assistere, alla presenza di Roberto
Zavoli, Massimo Venosa,
Pasquale Maisto, “al pestaggio
di Antonio Di Fonzo
, occorso
in San Marino il 30 ottobre
2010
, ad opera di AGOSTINELLI
Francesco e SINATRA
Francesco, armato di pistola,
ed apostrofando BURGAGNI
con l’espressione: “Succede
così alla gente che si comporta
male”.

Il secondo episodio estorsivo al
quale, stando alla ricostruzione
del Gip, era presente Zavoli
assieme agli altri soggetti tutti
indagati nell’ambito dell’inchiesta
Vulcano, riguarda una
vicenda di usura con prestiti
a tassi di interesse del 20%
mensile.

[…]

Il Gip contesta ai protagonisti
della vicenda, tra cui Zavoli, le
minacce “con le aggravanti del
fatto commesso da più persone
riunite e con modalità mafiose
consistite nell’avvalersi della
forza di intimidazione promanante
dal vincolo associativo e
dalla dichiarata affiliazione alla
criminalità campana dei Casalesi
nonché dalla condizione di
assoggettamento della vittima
per acquisire il controllo diretto
o indiretto delle di lui attività
economica”.

[…]

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