Coloro che a San Marino hanno anticipato somme per l’acquisto di una casa senza poi poterne entrare in possesso nei tempi stabiliti, hanno fondato una associazione per poter meglio tutelare i loto diritti. Si chiama: Comitato di Tutela per le Insolvenze nell’Edilizia
Residenziale (T.I.E.R.).
Gli aderenti si considerano vittime della bolla immobiliare.
Nelle economie maggiori non sono bastate, a scongiurare il crollo, le fidejussioni per chi
“compra sulla carta” né l’obbligo della trascrizione dei preliminari di compravendita
immobiliare: nel nostro paese la mancanza anche di queste ovvie garanzie tramuterà le
perdite economiche in dramma sociale.
Sebbene non vi sia relazione fra il T.I.E.R. e lo striscione di protesta nel cantiere dell’ex
Symbol né fra gli articoli apparsi sul quotidiano La Tribuna nel periodo di fine agosto
(precisamente non è questo il comitato di cui si trattava) non si può che constatare come
alcune voci cerchino di suonare questo campanello d’allarme.
C’è tanto da fare, a partire da una presa di coscienza della “questione immobiliare” da parte
della politica.
Vedi comunicato stampa