Legge popolare per l’ingresso di San Marino in Europa. Il rammarico dei proponenti

Legge popolare per l’ingresso di San Marino in Europa. Il rammarico dei proponenti

Il 28 marzo scorso la Commissione
Consiliare Permanente Affari Esteri ha preso in esame in sede referente il
progetto di legge di iniziativa popolare per l’adesione della Repubblica
all’Unione Europea, depositato il 6 ottobre 2011.

 

L’esito della votazione (10
contrari, 8 favorevoli) ha riproposto il giudizio negativo, che già si era
registrato su un’istanza d’arengo di contenuto analogo, respinta dal Consiglio
Grande e Generale nel giugno 2011, dopo che il referendum, già avviato
sull’argomento, è stato interrotto su iniziativa del Governo.

 

Posto che l’integrazione della
Repubblica nell’Unione Europea è unanimemente riconosciuta come necessaria ed
inderogabile, i promotori della legge, rappresentati per l’occasione da
Patrizia Busignani e Claudia Mularoni, hanno evidenziato come  seguire la strada maestra della richiesta di
adesione  sia certamente più garantista e
più utile per San Marino che non insistere sul sentiero indefinito e
tortuoso,  sul quale siamo incamminati in
compagnia di altri micro-Stati che hanno caratteristiche ed esigenze totalmente
diverse dalle nostre.

 

Le rappresentanti dei promotori
della legge hanno insistito sulla opportunità di una presa di posizione attiva,
coerente con le prerogative sovrane del nostro Paese, che è europeo a tutti gli
effetti, esercitando un ruolo contrattuale e un controllo diretto  sul negoziato che deve definire la nostra
collocazione rispetto all’Unione Europea e al mercato unico.

 

La richiesta di adesione
permetterebbe a San Marino di lasciarsi alle spalle la posizione attendista
assunta dal Governo sulla questione dell’integrazione, che ha delegato a
Bruxelles la definizione di una non meglio definita collocazione dei
micro-Stati, rinunciando a formulare una propria ipotesi di soluzione. Senza
contare, altresì, che la richiesta di adesione genererebbe immediati benefici
sul piano dell’immagine della Repubblica e delle sue relazioni esterne ed
offrirebbe  qualche opzione in più nella
gestione delle gravissime difficoltà presenti, che hanno messo in ginocchio il
Paese.

 

A nome dei promotori della legge,
Busignani e Mularoni hanno ringraziato i Consiglieri intervenuti nel dibattito,
soprattutto quelli che si sono sforzati di uscire dallo schema pro o contro
l’adesione, accogliendo l’invito dei promotori al ragionamento serio e
responsabile ed allo sforzo di capire le ragioni di chi rappresenta una
posizione ormai fortemente consolidata nel Paese, che ha  il sostegno di tanti cittadini, delle
comunità dei cittadini residenti all’estero, delle organizzazioni sindacali dei
lavoratori dipendenti, delle associazioni dei lavoratori autonomi e degli
imprenditori, di rappresentanze organizzate 
della società civile, di una parte consistente delle forze politiche.

 

Con queste premesse l’impegno dei
promotori della legge di iniziativa popolare 
non può che continuare perché si giunga finalmente, con il concorso
attivo dei cittadini che hanno coscienza dell’urgenza e dell’utilità per il
nostro Paese di una piena integrazione internazionale,  ad avviare il percorso di adesione della
Repubblica all’Unione Europea.

 

 

  

 San Marino, 29 marzo 2012

 

 

 

                                                           I
PROMOTORI DEL PROGETTO DI LEGGE

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