Legge Righi sulle società, la Cdls lancia l’appello: “L’iter di approvazione va fermato”

Legge Righi sulle società, la Cdls lancia l’appello: “L’iter di approvazione va fermato”

“Con l’alibi della “privacy” non si può tornare ai tempi bui dell’anonimato societario: l’iter della legge sulle semplificazioni societarie va fermato”.

È questo l’accorato appello lanciato dal Consiglio Confederale della CDLS riunito stamattina nella sala polivalente di Murata.

Un alt che fa il paio con i dubbi di altri esponenti della maggioranza che alla vigilia della seconda lettura del testo si è riunita per correggere in particolare gli articoli sul soggetto inidoneo e sulla riduzione della trasparenza societaria.

Il sindacato rivela di aver indirizzato a gennaio, unitamente alla Csdl, una comunicazione indirizzata alla Segreteria Industria, in cui aveva sollevato “rilevanti critiche al testo di legge presentato in prima lettura, evidenziando la fortissima attenuazione di elementi di controllo e trasparenza, sottolineando in particolare l’articolo che rischia di portare alla “deresponsabilizzazione” dei sindaci vanificando così il ruolo e la responsabilità degli stessi ai fini della vigilanza e del controllo dell’operato degli amministratori, soprattutto in caso di possibili illeciti degli stessi. A tale comunicazione non è stato mai seguito il necessario confronto.

Critiche – aggiunge il sindacato – che in questi giorni si sono ulteriormente innalzate riguardo ad un tema come quello della trasparenza degli assetti societari. Aspetto sostanziale che riporta indietro il nostro Paese ai tempi bui delle società anonime e della opacità societaria”.

Per la CDLS “non è ammissibile che con l’alibi della “privacy” si reintroducano modalità che ritenevamo ormai definitivamente archiviate e che hanno provocato nel passato anche recente enormi danni all’economia ed alla reputazione del nostro Paese”.

Per questo, “ci aspettiamo che il Consiglio Grande e Generale dimostri sensibilità e senso di responsabilità, fermando l’iter di approvazione della Legge per riportare il testo alla fase di confronto con tutte le forze sociali ed economiche, con il presupposto che la “semplificazione” è inutile senza un chiaro e condiviso progetto di sviluppo”.

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