Legge sugli ammmortizzatori sociali da rivedere

Legge sugli ammmortizzatori sociali da rivedere

Mi assumi a tempo determinato? Pago io lo stipendio!!!
I lavoratori disoccupati o in mobilità finanziano con la loro indennità i datori di lavoro che li assumono. La gestione della legge sugli ammortizzatori sociali sta creando paradossi e assurdità, accentuati dal decreto

Il provvedimento entrato in vigore nel maggio di quest’anno sugli ammortizzatori sociali è sì utile, ma sta creando una serie di paradossi e assurdità, non condivisi dal sindacato, che sono stati accentuati dal decreto applicativo sempre dello stesso periodo. Si è voluto rendere difficile e macchinoso ciò che deve essere invece di semplice comprensione, soprattutto per il lavoratore che subisce il licenziamento e la sospensione dal lavoro.

L’esempio più emblematico è quello che quando vengono inviati ad un nuovo lavoro i lavoratori posti in mobilità (cioè licenziati), o in disoccupazione (ovvero che hanno lavorato per un periodo a tempo determinato), sono le risorse del fondo cassa integrazione e mobilità che pagano la parte più consistente dello stipendio, senza nessuna certezza di assunzione definitiva.


Ma la cosa ancora più paradossale è che i lavoratori in mobilità che sono stati licenziati, quando vanno a lavorare a termine, rimangono “cornuti e mazziati”, nel senso che tale periodo di lavoro non può essere in alcun modo recuperato per allungare la mobilità, come era già previsto dalla vecchia legge. Quindi l’assurdo è che alle aziende si è dato l’incentivo per le assunzioni anche a tempo determinato, mentre ai lavoratori sono state tolte quelle condizioni che controbilanciavano la precarietà. In pratica i lavoratori disoccupati o in mobilità finanziano con la loro indennità i datori di lavoro che li assumono.

Così non va, e il Segretario Marcucci lo sa bene perché abbiamo più volte posto queste problematiche, così come altre, in termini propositivi. Il sindacato ha chiesto al Segretario di Stato per il Lavoro di apportare una serie di modifiche al decreto applicativo della legge sugli ammortizzatori sociali, da fare già questa settimana, dato che lo stesso decreto andrà in Consiglio per la ratifica. È necessario per evitare questi paradossi e per non creare discriminazioni di fatto. Basta un po’ di volontà.

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