L’Europa una meta turistica sempre più accessibile

L’Europa una meta turistica sempre più accessibile

COMUNICATO
STAMPA

L’Europa una meta turistica sempre più accessibile

 

La
Conferenza
sul turismo
accessibile è proseguita con numerosi interventi dei rappresentanti di Paesi e
istituzioni che operano in Europa che hanno illustrato alcune best practices.

Il
nutrito programma è stato suddiviso in tre sessioni: Città d’Arte e Accessibilità Universale; Politiche e Strategie per il
Turismo Accessibile;
Smart
destinations: Infrastrutture e Servizi Accessibili.

Nella prima sessione Città d’Arte e Accessibilità Universale, sono state presentati
esempi di aree urbane con patrimoni culturali di valore, dove gli edifici
storici sono stati oggetto di interventi infrastrutturali per favorirne
l’accesso senza comprometterne autenticità e valore culturale. Valentina Rossi,
studiosa di storia e profonda conoscitrice del patrimonio culturale di San
Marino, ha introdotto i relatori: Lyubomir
Durankev
(Bulgaria, National and International Project Manager) che ha
presentato l’attività della Fondazione Sozopol, che lavora in connessione con
l’Unesco e in collaborazione con la  Lega delle Città Storiche e
Accessibili -LHAC). Durankev è impegnato in numerosi progetti per rendere
accessibili aree turistiche anche a persone con bisogni speciali; Bernadette Lo Bianco (Project Manager
di  Siracusa e Noto Accessibili, Sicilia,
Italia, collaboratrice di Roberto Vitali, Presidente di Village for All) ha
presentato un recente progetto rivolto a persone affette da sordità, che ha
portato le città di  Siracusa e Noto a vantare diversi primati in questo campo. Lo
Bianco ha posto anche l’accento
sull’importanza della formazione dei giovani per abbattere le barriere
culturali; Sabine Neusüss (Accessibility Manager, Comune di Salisburgo,
Austria), che è intervenuta su: Salisburgo
– Vincitore del Premio Europeo di Città Accessibile nel 2012,
un progetto
che ha riguardato lal’adattamento di edifici e di spazi pubblici, i trasporti e
le relative infrastrutture, il sistema dell’informazione e della comunicazione,
il rapporto con le istituzioni e i vari servizi. Ha inoltre invitato a
lavorare assieme e dialogare, interagire e soprattutto ascoltare per il
coinvolgimento delle persone disabili, che stanno diventando una realtà sempre
più significativa; Elena de Mier Torrecilla (Coordinatore,
Accordo di Cooperazione Fondazione ACS/Agenzia spagnola per lo Sviluppo e la Cooperazione
Internazionale-AECID, che ha presentato l’intervento Adattamento dei Siti Patrimonio Mondiale
dell’Umanità in Spagna e progetti di Cooperazione Internazionale in America
Latina.
La Torrecilla
ha sottolineato in particolare le difficoltà di adattare le buone pratiche
europee in altri campi d’azione come il Sudamerica, con tutte le sue differenti
problematiche.

 

Nella
seconda sessione si è parlato prevalentemente della partnership tra governi, soggetti del settore privato e
organizzazioni per disabili per l’individuazione di politiche comuni e strategie
concrete che favoriscano il turismo accessibile. A moderare l’incontro è stato Alain Pellet, Consulente Legale
dell’OMT, ex Presidente della Commissione del Diritto Internazionale delle
Nazioni Unite e Presidente della Società Francese per il Diritto
Internazionale. Nel suo intervento, dal titolo Turismo sociale e accessibilità universale, Jean Marc Mignon, Presidente dell’Organizzazione Internazionale del
Turismo Sociale, ha posto l’accento sul fatto che quasi la metà dei cittadini
europei ha difficoltà a viaggiare, uno svantaggio dovuto sia a barriere fisiche
e psicologiche, sia a motivi di tipo economico. Mignon ha invitato ad unire le
forze, a livello nazionale e regionale, nel settore pubblico e in quello
privato per superare questi ostacoli, generando un forte beneficio a livello
sociale che si ripercuoterebbe positivamente anche sull’economia. 140 milioni
di persone in Europa hanno bisogno di special needs, compreso famiglie con
bambini e over 65. Diventeranno 862 milioni entro il 2020. Si tratta di persone
non solo con problemi di accessibilità fisica o mentale ma anche di casi
sociali che necessitano di politiche ad hoc.

Antonella Correra, Funzionario responsabile del Turismo Accessibile, DG
Imprese e Industria ha parlato degli strumenti
della politica dell’Unione Europea per l’accessibilità universale nel turismo
.
Ha trattato dell’impatto economico del fenomeno, portando l’esempio della Cina
dove il peso maggiore è rappresentato dalla popolazione senior in costante
aumento, e che nel 2030 rappresenterà il 30% del totale della popolazione. Un
dato che fa emergere il problema di pianificare politiche lungimiranti che
riguardino l’impatto di alcuni fenomeni sociali anche sui flussi turistici del
futuro. Tra i dati esposti dalla Correra, anche la tendenza dei turisti a
tornare nelle destinazioni dove hanno avuto esperienze positive (circa l’80% lo
fa) con una predisposizione maggiore alla spesa.

A
seguire, la relazione di Paolo Rosso,
Commissario per il Turismo della
Regione Veneto, intitolata NECSTouR
Accessibility Task Force – Diamo una forma alla qualità dell’ospitalità.
Rosso
ha parlato della vocazione turistica del Veneto e della necessità di gestire le
politiche turistiche sulla base delle analisi delle criticità e dell’incidenza
delle linee politiche generali date dalle amministrazioni sulle politiche
territoriali. Rosso ha anticipato anche la Fiera Internazionale
del Turismo Accessibile che si terrà in marzo 2015 a Vicenza. Teresa Ferreira, direttore del
Dipartimento Sviluppo e Innovazione di Turismo Portugal, ha illustrato il
progetto Accessibilità – Turismo per
tutti
, considerato un elemento strategico nella programmazione turistica
nazionale e nel posizionamento del Paese nel mercato turistico per i valori che
rappresenta. Annagrazia Laura,
Presidente del Network Europeo per il Turismo Accessibile (ENAT) ha invece
posto l’accento sul fattore umano e sulla formazione degli operatori del
turismo, in quanto le buone pratiche per formare il personale addetto
all’accoglienza e all’ospitalità sono fondamentali per costruire un’offerta
turistica realmente accessibile.

 

Il panel intitolato Smart destinations:
Infrastrutture e Servizi
Accessibili ha approfondito la
necessità, da parte delle destinazioni turistiche, di integrare gli ultimi
sviluppi delle smart technologies per poter soddisfare le esigenze dei diversi
segmenti di mercato, tra i quali quello con disabilità e con richieste specifiche.
Si tratta di applicazioni che aggiungono valore e aumentano la competitività
delle Destinazioni per Tutti nel mercato globale del turismo.

I lavori sono stati coordinati da Pete Kercher, Ambasciatore EIDD Design for All in Europe. Gli
speakers: Roberto Torena Cristobal (Direttore
Unità Tecnologie Accessibili & Innovation Business, Technosite – Fondazione
ONCE per l’integrazione sociale di persone con disabilità, Spagna), Roberto Vitali (Presidente, Village for
All-V4A, Italia). Vitali è impegnato nel monitoraggio di strutture, percorsi,
servizi, ecc, che documenta con fotografie e filmati, allo scopo di realizzare
una mappature dei luoghi accessibili, utile a tutti per valutare il proprio
grado di autonomia in relazione all’ambiente e alle mete che si vogliono
raggiungere. Il lavoro è utile anche per chi, in veste di operatore
dell’ospitalità, può adeguare la propria offerta in base alle esigenze di
questo specifico mercato. Magnus
Berglund
(Ambasciatore di Accessibilità, Scandic Hotels, Svezia) ha posto
l’accento sulla cura dei particolari d’arredo e dei servizi basilari degli
alberghi, compresi i servizi di comunicazione da parte del personale di
servizio,come aspetti non secondari per un’agevole fruizione da parte di chi ha
seri problemi di motilità e di percezioni sensoriali. Si tratta, ha detto, di
investimenti finalizzati a una clientela in crescita. Ross Calladine (Responsabile del Sostegno alle Imprese, Visit
England, Regno Unito). Calladine ha ribadito
che non intervenire pianificando interventi
e investimenti a fronte di un mercato tendenzialmente in espansione, porterebbe
a un’inversione di tendenza. Ciò che muove il turismo non sono solo bisogni ma
anche desideri e aspirazioni e occorre tenerne conto anche pensando alle
aspettative delle generazioni future.

 

A conclusione degli interventi è stata data lettura
della Dichiarazione di San Marino sul turismo accessibile, letta da Marina
Diotallevi, Program Manager, Responsabilità Etica e Sociale, OMT.

 

San
Marino, 19 novembre 2014

 





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