Libera: “Fondamentale il confronto con la cittadinanza”

Libera: “Fondamentale il confronto con la cittadinanza”

“Il Gazebo di Libera”: l’iniziativa, al via da questo pomeriggio, è stata presentata in mattinata in conferenza stampa. Una conferenza stampa che è partita dal rimarcare l’importanza di un metodo, quello del confronto, di cui Libera si è fatta promotrice e che sta dando frutti positivi.

“Ce lo dimostrano sicuramente i dati – ha spiegato Marica Montemaggi -, enunciati in questi giorni anche dalla Segreteria di Stato per le Finanze. Questo metodo del confronto ha portato ad una ripresa di fiducia, anche nel sistema bancario, come dimostrano il lieve aumento della raccolta indiretta, circa 14 milioni, e la previsione di crescita dello 0,8 per cento prevista dal report Fitch per il prossimo anno. Fiducia che è partita dalla condivisione della legge sulla risoluzione delle crisi bancarie. Il nostro è un programma che guarda sicuramente al futuro, ma partendo dalla consapevolezza dei problemi di oggi. Ci poniamo come forza che ha delle proposte serie e concrete da attuare immediatamente: il progetto Npl, progetti in tema di sistema bancario, ma anche le riforme, che partono dalla base del tavolo istituzionale. Se non fosse che il Paese sta affrontando una fase delicata, farebbero sorridere le dichiarazioni di chi invoca al passato, alla situazione illusoria dei primi anni 2000. Situazione che noi non vogliamo si ripresenti, perché dettata da scelte sbagliate quali l’offshore. Vogliamo guardare con fiducia al futuro, sicuri che il nostro paese è in grado di ripartire e tornare ad una fase di benessere, certo, ma sulla base della creazione di sviluppo, di soluzioni diversificate per la piccola e media impresa, di attrarre investitori garantendo una certezza del diritto”.

“E’ fondamentale trovare soluzioni per guardare avanti e non rimpiangere il passato “, ha ribadito Dalibor Riccardi. “E poiché ci poniamo come la lista del dialogo, siamo pronti ad andare in mezzo ai cittadini. Inizieremo oggi tutta una serie di momenti di incontro con la cittadinanza, partendo dai quattro macro temi del nostro programma, ma anche di ascolto delle emergenze avvertite dai cittadini. Riteniamo doveroso che la politica non si chiuda nelle stanze ma si apra alla gente. Andremo in varie piazze della nostra Repubblica affrontando vari temi. Abbiamo già delle proposte fattive anche perché abbiamo al nostro interno forze reduci dall’esperienza di governo e contezza dei numeri”.

“Saremo in ogni Castello per portare il nostro programma ma soprattutto per ascoltare le idee della gente – ha aggiunto Marina Lazzarini -. Partiamo oggi in una ricorrenza particolare, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una battaglia che non è delle donne contro gli uomini, ma che va combattuta insieme. Il problema della violenza sulle donne non si risolve solo facendo leggi precise e mettendo pene più pesanti, ma solo se c’è una consapevolezza da parte di tutti. Una battaglia – ha aggiunto –  che va combattuta soprattutto dal punto di vista culturale”.

“Mi allaccio alla richiesta di dialogo e confronto con le parti sociali, perché sono fondamentali per trattare questioni rilevanti come il sistema bancario – ha sottolineato Alfredo Tabarini -. E’ giunto il momento di una ristrutturazione anche a San Marino, che va vista con fiducia. Deve portare le banche sammarinesi a produrre nuovamente reddito. La fiducia nel sistema si genera attraverso aziende sane, che producono utili, e le banche devono riprendere il loro compito di sostegno al tessuto sociale, ancor prima di pensare di introdurre nuovi poli finanziari all’interno del Paese. Fermo restando che San Marino è destinato ad aprirsi anche da un punto di vista finanziario, perché solo attraverso grandi partner si possono attrarre grandi investitori”.

“Non è più tempo del muro contro muro, perché non fa gli interessi dei cittadini ma di soggetti che hanno sguazzato nella politica del passato – ha aggiunto Jader Tosi -. Molto spesso vediamo la testa rivolta al passato, sia per rivendicare distanze, sia per dire che si stava meglio. Ma se continuiamo a guardare al passato perdiamo di vista la spinta propulsiva. Libera è nata per unire le forze dei cittadini e portare soluzioni al Paese. Le guerre le lasciamo agli altri”. 

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