Libera: “troppo distanza fra governo e paese”

Libera: “troppo distanza fra governo e paese”

La Fase 2 e’ iniziata con la riapertura di buona parte delle attività, che proseguirà nelle prossime settimane.

Prima di tutto una nota di merito: si continua con la decretazione reiterata senza condivisione efficace con il nostro Consiglio Grande e Generale. Il Decreto, tra l’altro, e’ uscito in ritardo, non è stato posto all’attenzione delle forze di opposizione, non contiene alcuni elementi per noi fondamentali, che spiegheremo, e fatica, in alcune sue parti, ad essere applicato concretamente.

In secondo luogo e’ evidente come, nonostante i proclami in campagna elettorale, dimostratosi veri e propri annunci, i rapporti a livello internazionale di questo Governo sono risibili. Questo comporta difficoltà nel trovare liquidità da iniettare immediatamente sul nostro tessuto economico e sociale e per evitare il tracollo definitivo si procede con la politica dei tagli, senza equità, non dando aiuti concreti a chi sarà il protagonista di questa ripresa: imprese e famiglie.

Un dato che ci deve far riflettere: con il taglio alle pensioni non si copre nemmeno una settimana di Cassa Integrazione.

Oltre alle difficoltà di questo tipo, abbiamo una maggioranza incapace di guardare al futuro, di costruire progettualità e di dare risposte concrete. C’è troppo distanza fra Governo e cittadinanza.

SIEROLOGICO A TUTTI: DIFFICOLTÀ DI GESTIONE

Ieri abbiamo ravvisato particolare incertezza rispetto all’obbligo contenuto nel decreto, come anche sostenuto da Libera, di sottoporre a test sierologico tutti i lavoratori attivi della Repubblica. Infatti l’Iss non è stato pronto ad avviare celermente e concretamente, come dovrebbe essere, il test a tutti. Anche qui denotiamo mancanza di progettualità a livello politico, gestionale. Non si può adottare una disposizione se poi non si è in grado di applicarla: questo evidenzia la distanza tra il legislatore (il Governo, in questo caso) e la realtà quotidiana, il Paese.

ZERO AIUTI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

Inoltre mancano completamente, nonostante le promesse dei vari Segretari di Stato, gli aiuti alle imprese, autonomi e professionisti.

La Cassa Integrazione per esempio, dopo mesi di lockdown ovviamente necessario per ridurre il contagio, continua ad essere anticipata integralmente dal datore di lavoro che già fatica con affitti, spese fisse, riadattamenti, riduzione netta della clientela. Libera aveva proposto di anticiparne una parte sulla SMaC.

Invece ci ritroviamo una norma che addirittura scavalca il principio sacrosanto della responsabilità limitata delle società di capitali, dell’autonomia patrimoniale perfetta.

Si prevede, infatti, che in caso di anticipo da parte dello Stato della Cassa Integrazione ci sia una penalità del 15% all’azienda che però può essere evitata se l’impresa dichiara di non detenere, a San Marino o all’estero, nei conti correnti personali dei soci disponibilità liquide pari all’ammontare necessario. Perdipiù con la minaccia velata di controllare il socio con verifiche bancarie in deroga alle norme in materia di riservatezza bancaria. Questo disposto normativo e’ inaccettabile per gravità ed incompetenza dimostrata.

Chiediamo al Governo di mettere subito mano a questo articolo che evidenzia una incompetenza giuridica inaudita e che sta già’ creando enormi tensioni fra professionisti ed imprenditori, sia oggi e ne creerà’ anche in futuro, visti i principi base del diritto societario che va a mettere in discussione.

Per non parlare della scelta di superare il meccanismo di assunzione diretta incentivando il sammarinese. In questo momento le nostre aziende chiedono flessibilità e invece si ritorna ad un meccanismo burocratico che poteva essere evitato a favore di migliorare la liberalizzazione del mercato del lavoro esistente che tanto aveva aiutato le nostre attività, in particolare la piccola media impresa.

ZERO AIUTI AL NOSTRO PAESE: E’ QUI CHE SI DIMOSTRA CAPACITÀ

Per finire continuiamo ad essere preoccupati per la mancanza di risorse e di un progetto di rilancio del Paese .

Il Governo deve trovare immediatamente, con concertazione e trasparenza, un finanziamento, da destinare a sostenere le imprese e le famiglie, per tenere alta l’offerta, la domanda e investirli sul territorio adeguatamente per lo sviluppo.

Deve essere a lungo termine, con un basso tasso di interesse e subito.

Nel frattempo, invece di procedere solo con i tagli, si provi realmente a sondare l’uso dei titoli nel portafoglio Bcsm e l’emissione di Bond di Solidarietà riservati esplicitamente a soggetti privati residenti in Repubblica, con risorse private rilevanti utili per reperire liquidità immediata, proteggere il risparmio nazionale, limitare il prestito estero.

 

Libera

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy