LiberamenteMente San Marino sui referendum respinti

LiberamenteMente San Marino sui referendum respinti

Siamo sconcertati ma purtroppo non stupiti dalla sentenza del Collegio dei Garanti rispetto alla irricevibilità delle 1200 firme dei due referendum sul Quorum e sul tetto massimo degli stipendi. E’ si perché il nostro è un Paese in cui la “ Giustizia “ viaggia a fasi alterne. Abbiamo usato la parola “ Giustizia “ non a caso, perchè l’etimologia della parola “ Giustizia “ deriva dal latino iustus, che significa giusto. E in questa sentenza del Collegio dei Garanti di giusto non c’è proprio nulla. Sui fatti, si contesta nella sentenza, ai circa 20 Pubblici Ufficiali, tra i quali diversi notai e quasi tutti i Capitani di Castello o Membri di Giunta intervenuti – in maniera assolutamente gratuita e disponibile aggiungiamo – per la raccolta delle firme, la non adeguata compilazione di una presunta tabella con indicazione di dati anagrafici, codici ISS, indirizzi etc etc…… ma non si dice ad esempio che un apposito modulo non è previsto nella norma di legge di riferimento, già questo è un primo aspetto fazioso. Come secondo punto ci chiediamo, ma se un Pubblico Ufficiale attesta di avere di fronte a se un cittadino con tanto di documento valido e regolarmente iscritto alle liste elettorali ( e questo dato per esempio non è possibile verificarlo di fronte al firmatario ma solo in un secondo momento eventualmente ), chi può dire che quella firma non è valida ai fini dell’autentica effettuata appunto da Pubblico Ufficiale ? E da qui i più svariati commenti, tant’è che si dirà che la contestazione non è sulla validità delle firme autenticate dei Pubblici Ufficiali, ma bensì, sulla presentazione di tali firme su moduli sbagliati presso gli uffici competenti. E allora viene da chiedersi, dove sta la giustizia ? La giustizia è quella che deve determinare se la firma è valida in tutte le sue forme perché attestata da un Pubblico Ufficiale oppure se il foglio in cui viene apposta tale firma è idoneo ? ( fermo restando che non esiste appunto per legge un apposito modulo ! ) E di qui a ognuno la sua interpretazione o il così detto rispetto delle leggi. Questa sentenza farà vergognosamente giurisprudenza nel nostro paese ma quello che più dispiace è la continua e costante lotta contro la democrazia, anche con questi mezzucci. La democrazia di un paese passa soprattutto attraverso la volontà popolare e non c’è forma più democratica in qualsiasi paese del mondo della democrazia diretta, cioè il volere del popolo in tutte le sue forme, sia esso con l’esercizio del referendum sia esso con l’esercizio delle elezioni. L’appello di LiberaMente San Marino va a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a provare di fare esercitare la forma più importante di democrazia diretta, cioè a cercare di far celebrare un referendum nella Repubblica di San Marino, chiedendo loro di non abbassare la testa e di non demoralizzarsi, continuando a impegnarsi affinché la democrazia possa essere esercitata anche con il loro apporto in tutte le sue forme. Quindi a tutti i Comitati Referendari, a tutti i notai, i Capitani di Castello e i Membri di Giunta coinvolti in questa brutta pagina di mancata democrazia rivolgiamo la nostra totale solidarietà, chiedendo loro, limitatamente alla propria disponibilità, di continuare a esercitare le loro funzioni, come già hanno fatto molto bene fino ad oggi, in assoluta buona fede, nel rispetto delle leggi ma soprattutto affiancando il cittadino nel proprio diritto di fare emergere fino in fondo le proprie volontà sovrane. E con questo auspicio che LiberaMente San Marino continua a credere nell’istituto del referendum e della volontà popolare, ed è con questo spirito ma soprattutto con assoluta convinzione che sosterrà la raccolta firme per la celebrazione ( speriamo ) del referendum sulla preferenza unica.

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