“Libero” di Vittorio Feltri continua a tenere nel mirino San Marino con Why not

“Libero” di Vittorio Feltri continua a tenere nel mirino San Marino con Why not

“Libero” di Vittorio Feltri continua a tenere nel mirino la Repubblica di San Marino attraverso l’indagine di Catanzaro detta Why not e condotta dal Procuratore della Repubblica italiana Luigi De Magistris.
Nella seconda puntata la giornalista Cristiana Lodi concentra l’attenzione del lettore su Piero Scarpellini accostandolo sempre più a Romano Prodi. Scarpellini è ‘consulente non pagato’ di Prodi, ha un figlio, Alessandro, indicato fra gli “uomini di fiducia del presidente del Consiglio”.
Ma Scarpellini viene pure indicato dalla Lodi come un uomo che si muove a suo agio a San Marino attraverso la società “Pragmata” e la “Fondazione Teresys”.
Poi Scarpellini viene collegato, attraverso “Pragmata” e “Teresys”, alla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che si tenta di coinvolgere nell’indagine attraverso un qualcosa indicato come “Delta”, a volte “Delta SpA” a volte “Gruppo Delta”.
Viene da pensare che la sospensione degli attacchi a San Marino da parte della destra italiana (sospensione cominciata col famoso incontro di Miramare con Mario Scramella) stia volgendo al termine.
Pare forte, quasi irresistibile per la destra italiana la tentazione di cogliere l’occasione dell’indagine di Catanzaro per dare addosso a Prodi attraverso San Marino. Dice la giornalista di “Libero”: il nome di Prodi spunta come un ossesso in questa storia di truffe, fondi rubati e grembiulini occulti.
Why not potrebbe essere vista, in prospettiva, come una possibile rivincita dopo i tentativi, malamente naufragati, basati su Telecom Serbia e personaggi tipo Scaramella.

Aspettiamo la terza puntata di “Libero”.

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