Libertà per san Marino: “La discriminazione sul lavoro ai non vaccinati non ha ragione di esistere”

 

Lo sostiene il gruppo Libertà per san Marino, aggiungendo: “Si ammalano in egual modo per fortuna in forma non grave, ma possono avere necessità di ricovero e purtroppo anche della terapia intensiva. Sono comunque fonte di potenziale contagio, come dimostra il recente focolaio scoppiato nella struttura per anziani, provocato da un operatore vaccinato.
Di fronte a queste evidenze è palese che la discriminazione e la negazione di fondamentali diritti, come quello al lavoro, verso chi ha scelto di non sottoporsi a una terapia sperimentale non hanno ragione di esistere.
La narrazione ufficiale perde credibilità di giorno in giorno e tante persone, anche vaccinate, sulle quali incombe fra l’altro una terza e non meglio specificata dose, stanno aprendo gli occhi. Basti dire che in poco più di un mese ben 750 cittadine/i hanno deciso di sottoscrivere il ricorso per la verifica di legittimità costituzionale dei recenti decreti che hanno introdotto disparità e divisioni nel Paese.
E’ ormai lampante che non sarà un vaccino a garantirci una via d’uscita, ma la più promettente strada delle terapie domiciliari precoci, che hanno già salvato tante vite e tante ne salveranno ancora.”