L’informazione di San Marino: Bonifico Bcs: Stato e Banca centrale ammessi come parti civili

L’informazione di San Marino: Bonifico Bcs: Stato e Banca centrale ammessi come parti civili

L’informazione di San Marino

Bonifico Bcs: Stato e Banca centrale ammessi come parti civili

Gli avvocati difensori chiedono la prescrizione processuale

Il giudice si riserva di decidere

A giudizio l’ex direttore di Banca Centrale Mario Giannini e i commissari straordinari Carli e Gemma

SAN MARINO. E’ iniziato nel pomeriggio di ieri il processo per il famigerato bonifico da quasi 1,2milioni di euro effettuato in pieno commissariamento e blocco dei pagamenti da Banca Commerciale Sammarinese a favore di un conto in Ibs intestato alla Finanziaria Infrastrutture, dell’ex console William Colombelli e della ex segretaria di Giancarlo Galan, Claudia Minutillo. L’inchiesta partì dalla denuncia di un cittadino, Paolo De Biagi, pure lui all’epoca correntista di Bcs e con il conto corrente bloccato.
Ad essere rinviati a
giudizio con l’accusa di
interesse privato in atti
d’ufficio, l’ex direttore di
Banca Centrale Mario
Giannini
, difeso dall’avvocato
Gianna Burgagni,
e i commissari straordinari
di Bcs Otello
Carli
e Sergio Gemma,
difesi dall’avvocato
Pier Luigi Bacciocchi
affiancato dal collega
italiano Andrea Gemma.
Il rinvio a giudizio
era stato disposto anche
nei confronti di Antonio
Gumina
, l’ex responsabile
della vigilanza di
Bcsm, deceduto a dicembre
scorso e nei confronti
del quale, quindi,
il reato si è estinto. Ieri
pomeriggio, davanti al
giudice Roberto Battaglino,
la discussione si
è aperta con le istanze
di costituzione di parte
civile. A chiedere di
costituirsi nel processo
l’Eccellentissima Camera,
tramite l’Avvocatura
dello Stato rappresentata
dagli avvocati Simona
Ugolini
e Alessandra
Belardini
, e la Banca
Centrale rappresentata
in giudizio dall’avvocato
Marco Rossini.

Una richiesta di costituzione
cui si sono opposti
gli avvocati difensori,
che hanno sostenuto, da
un lato, la non titolarità
del bene giuridico
tutelato. L’avvocato
Gemma ha sostenuto che
trattandosi, come reato
contestato, di interesse
privato in atti d’ufficio,
i soggetti lesi sarebbero
stati gli altri creditori
della banca, per la
“cosiddetta par condicio
creditorum”, ha detto il
legale. “Creditori che
tuttavia non hanno subito
danno”, ha aggiunto.
Stato e Bcsm, per la
difesa, non erano quindi
legittimati a costituirsi.
Allo stesso tempo
l’avvocato Burgagni
ha sollevato la questione
della duplicazione
delle pretese risarcitorie,
qualora fossero state ammesse
entrambe le parti.
Non dello stesso avviso
il pro fiscale, Giovanni
Belluzzi e, evidentemente,
il Giudice Roberto
Battaglino che, dopo essersi
ritirato in camera di
consiglio, ha deciso per
l’ammissione di entrambe
le parti civili.
Sollevata
anche una eccezione
di prescrizione processuale,
in particolare per
Gemma e Carli. Il nodo,
sollevato dall’avvocato
Pier Luigi Bacciocchi,
è in una rogatoria. In
pendenza della richiesta
di assistenza giudiziaria
relativa all’interrogatorio
di Claudia Minutillo,
arrivò una lettera da
quest’ultima.
Secondo
l’avvocato Bacciocchi
quella missiva avrebbe
interrotto la sospensione
del decorso del termine
di prescrizione che,
pertanto, sarebbe già
intervenuto. “Con quella
lettera si è concluso lo
scopo della rogatoria”,
ha detto l’avvocato.
Non così per il pro-fiscale
Giovanni Belluzzi. “Il
procedimento rogatoriale
può dirsi concluso
solo con la risposta da
parte dell’autorità giudiziaria
rogata. Pertanto
ritengo che l’istanza sia
da rigettare”.
Il giudice Roberto Battaglino
si è riservato di
decidere sulla questione,
aggiornando il processo
ad altra data.
Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy