L’Informazione di San Marino: “Ecco i precedenti in cui i Reggenti hanno parlato in interviste o comunicati”

L’Informazione di San Marino: “Ecco i precedenti in cui i Reggenti hanno parlato in interviste o comunicati”

Secondo il governo e il Segretario agli Interni i Capi di Stato non potrebbero replicare o intervenire, ma direttamente o tramite gli uffici preposti lo hanno sempre fatto.

“La Reggenza durante il semestre non può parlare”. L’affermazione del Segretario agli Interni Elena Tonninidurante la conferenza stampa di martedì è però smentita da una serie di fatti che attestano come la Reggenza, in prima persona o attraverso la Segreteria agli Esteri o attraverso il Governo, abbia negli anni più volte parlato e preso posizioni. E non solo nelle occasioni ufficiali. La Reggenza si è espressa sia in circostanze gravi, sia in circostanze meno gravi ma che, comunque, “facevano notizia”. Ecco allora alcuni precedenti.

Il 14 giugno 2017, alle ore 18 e 44, da un funzionario della Segreteria Esteri arrivò un comunicato stampa per conto della Reggenza, e in particolare riguardante Sua Eccellenza Mimma Zavoli. Comunicato che smentiva i contenuti ingiuriosi e infondati di una notizia pubblicata sul portale “Globalnews” che riguardava, appunto, sua eccellenza Zavoli.

Recitava il comunicato: “La Segreteria agli Esteri, a nome del Governo, nello spirito e in difesa della Suprema Istituzione dello Stato rappresentata dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti, esprime sdegno e totale disapprovazione sui metodi utilizzati e sui contenuti ingiuriosi, perché assolutamente
infondati, e relativi alla notizia apparsa sul portale “Globalnews”, riconducibili a Sua Eccellenza Mimma Zavoli. Dinanzi a tale riprovevole affronto alla persona e all’alta carica istituzionale ricoperta,
si informa la cittadinanza che, di concerto con le competenti Autorità, sono già state avviate le procedure per una pronta azione legale”.

Una comunicazione come questa poteva essere diramata se i fatti di cronaca raccontati fossero stati “assolutamente infondati”. E invece questo governo non smentisce, ma annuncia azioni contro l’informazione perché i fatti, veri e verificati, sono stati resi noti.

La Reggenza non può parlare”, dice il Segretario agli Interni Elena Tonnini.

Eppure il primo ottobre 2007, appena insediato, Sua Eccellenza Mirko Tomassoni, primo Reggente diversamente abile, nel primo giorno di carica venne intervistato da Repubblica, dall’inviato Paolo
Coppola (l’articolo si trova ancora al link https://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/disabile-san-marino/disabile-san-marino/disabilesan-marino.html).

La Reggenza non può parlare”, dice il Segretario agli Interni Elena Tonnini.

Eppure, qualche tempo dopo, il 27 marzo 2008, lo stesso Reggente Tomassoni, in carica nell’ambito dello stesso semestre, rilasciò un’intervista, questa volta in diretta, su RaiRadioUno. Intervista che venne riportata anche su queste pagine il 28 marzo 2008.

La Reggenza non può parlare”, dice il Segretario Tonnini.

Eppure, in tempi più lontani, nel semestre aprile-ottobre 1988, ci fu un’intervista rilasciata a Rai Tre, a giornalista del calibro di Barbato e Oliviero Beha, da Sua Eccellenza Reves Salvatori.

Un elenco, non esaustivo, ma che fa chiaramente comprendere come non sia corretto sostenere che la Reggenza nel corso del semestre non possa parlare.

Appare forzato anche sostenere come fa il governo che sulla base dell’articolo 7 della Legge costituzionale sulla Reggenza, rubricato “Guarentigie e responsabilità”, si debba tacere su qualunque fatto che riguardi i Capi di Stato. Cita infatti l’articolo: “I Capitani Reggenti non sono perseguibili sotto qualsiasi forma e per qualsiasi titolo durante il periodo di durata del loro mandato”. E questo è il piano giudiziario, che non ha nulla a che vedere con il piano della cronaca di fatti accaduti. Un conto è l’azione giudiziaria, altro conto è il dovere di cronaca. Basti fare un esempio paradossale per fare capire a tutti: se per ipotesi un Reggente commettesse un omicidio e un giornalista fosse testimone del fatto, non dovrebbe fare la cronaca di quanto accaduto, fino al 2 aprile? La risposta è ovvia, tranne
per chi voglia strumentalmente sostenere quella sbagliata.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22

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