Rassegna Stampa – L’Informazione di San Marino, editoriale di Marino Cecchetti: “Verso l’Europa messi così”
MARINO CECCHETTI – Per l’Accordo di Associazione alla Unione Europa (Ue) i politici – quasi tutti – stravedono. Pensano, per questa via, di risolvere guai come il debito pubblico.
Non è un bel momento. Da tempo è all’opera una nuova oligarchia, a lucrare sulla cosa pubblica.
Si è cominciato a deragliare – sembra una maledizione – appena raggiunto il punto più alto della nostra storia, il 10 settembre 1971 con la firma Moro-Bigi sull’accordo italo-sammarinese che contiene il riconoscimento formale della sovranità.
La ricaduta economica di tale accordo comincia poco dopo a riempire le casse statali. Governare diventa facile (*). E – per certuni – un affare. Le punte di eccellenza nella conduzione del Paese – con i loro insistenti richiami alla prudenza – sono messe da parte. Ingombrano. A Palazzo si installano persone senza scrupoli sostenute da collaboratori della stessa mentalità e levatura. Si arriva al delirio: piazza finanziaria; 548 società anonime; 60 nuove immobiliari concesse in una sola seduta del Congresso di Stato; riduzione dei reati in materie delicate come “evasione fiscale” e “false comunicazioni”. Politici di rango sono stati condannati nel processo Conto Mazzini? Prima della sentenza d’appello, una pronta re-interpretazione del reato principale li rifà verginelli coi soldi in tasca.
“Una nuova oligarchia economico-finanziaria mira a impadronirsi del Paese e delle sue ultime risorse” (**). Opportunità, per costoro, anche debito pubblico, Npl. Si ispirano – si dice – a quel massone ‘deviato’ che nascondeva i lingotti d’oro nei vasi dei fiori. Ai nostri non occorrerebbe nemmeno nasconderli.
(*) M.C., Congresso Democrazia Cristiana 2002
(**) M.C., Quando non tacere è un dovere 4, Parte prima, 2024
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato per intereo dopo le 22:50
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