L’informazione di San Marino: I Consiglieri vogliono audire il Direttore di BCSM, che ancora non c’è

L’informazione di San Marino: I Consiglieri vogliono audire il Direttore di BCSM, che ancora non c’è

I Consiglieri vogliono audire il Direttore di BCSM ma formalmente BCSM non ha ancora un direttore

Fino a gennaio 2023 e previo gradimento del Consiglio il dottor Vivoli sarà infatti vice Direttore facente funzione

Non sempre in Consiglio c’è piena contezza della materia di cui si sta parlando. Può capitare. Ma a volte basterebbe fare riferimento ai comunicati stampa, come quello di Banca centrale, per capire se alcune cose sono fattibili oppure no. Tutti o quasi i consiglieri intervenuti sul tema, hanno affermato che finalmente Bcsm ha un Direttore dopo anni di un vice facente funzione. E allora, hanno aggiunto, non bisogna perdere tempo. Audirlo subito subito in Commissione finanze, magari anche in seduta segreta, per sentire che cosa vuole fare, quali sono i suoi progetti nel rapporto con Bankitalia, come intende muoversi… e così via.

A lanciare l’idea geniale dell’audizione immediata il consigliere Giovanni Zonzini: “Penso sia venuto il momento di ascoltare il dott. Vivoli, il nuovo Direttore generale di Banca Centrale, per domandargli quale sia lo stato dell’arte dei rapporti con Bankitalia e quali prospettive intende perseguire e come intende farlo”.

Gli ha fatto eco subito il presidente della Commissione finanze Alessandro Mancini, che rientrato di fretta ha detto: “Mi sono già mosso per chiedere l’audizione”.

Il problema è che il Dottor Andrea Vivoli non è ancora formalmente Direttore generale, e non lo sarà ancora per almeno quasi sette mesi. Su questo è stato molto chiaro il comunicato di Banca Centrale diramato lo scorso 2 giugno nel quale si leggeva: “Il dott. Vivoli ha assunto l’incarico di Vice Direttore dal 1° giugno e assumerà l’incarico di Vice Direttore f.f. di Direttore Generale, ai sensi del bando di selezione, a decorrere dal 1° luglio 2022, terminato il proficuo mandato dell’avv. Giuseppe Ucci in tale ruolo. Superato il periodo di prova di sei mesi previsto dal bando, previo gradimento del Consiglio Grande e Generale, assumerà l’incarico di Direttore Generale per sei  anni, come previsto dall’art. 14, comma 2 dello Statuto di Banca Centrale”.

Quindi, per chiarire: attualmente ci sono tre vice direttori in Banca Centrale. Il dottor Daniele Bernardi, storico vice Direttore, il dottor Andrea Vivoli e il dottor Giuseppe Ucci. Quest’ultimo ricopre anche il ruolo di facente funzione di Direttore Generale, ruolo che ricoprirà fino al 30 giugno, quando lascerà Via del Volto[1]ne. Quindi resteranno due vice direttori, Bernardi e Vivoli. Il dottor Vivoli assumerà dal primo luglio il ruolo di vice-di[1]rettore, che già ricopre, facente funzione di Direttore generale. Questo significa che non sarà ancora Direttore generale e, soprattutto, dovrà sottostare ad un periodo di prova di sei mesi. Al termine del periodo di prova il Consiglio direttivo che ha a suo tempo emesso il bando ha previsto che la persona che ha vinto il bando diventi Direttore Generale previo gradimento del Consiglio Grande e Generale. Passaggio – periodo di prova e gradimento – previsto dal Condir nel bando, ma che non sarebbe richiesto dallo statuto di Bcsm.

Il risultato è che, formalmente, ancora il dottor Vivoli non è Direttore generale, ma è facente funzione. Ora, quale sia la sua libertà di manovra o di progettualità in questa veste, prospettive sulle quali si chiede di riferire in Commissione, sarebbe da chiarire. Questioni formali, ma che diventano sostanziali nel momento in cui un Direttore designato, ma ancora non nel pieno della propria carica, sia chiamato a riferire sulla propria progettualità sulla quale non ha ancora, si potrebbe dire, “pieni poteri”. Progettualità che poi si sostanzierà nei futuri sei anni di carica una volta ottenuto il gradimento del Consiglio.

Ora, magari l’audizione si potrà fare ugualmente – tra l’altro il dottor Vivoli è stato già audito varie volte quale membro del Coordinamento della vigilanza – ma è plausibile che quale vice Direttore facente funzione possa faticare a “sbilanciarsi” e non possa esprimere a pieno, come pare di aver capito vorrebbero i Consiglieri, le proprie prospettive e la progettualità per Bcsm nei rapporti con l’esterno, questo perché non ancora nel pieno dei suoi poteri di Direttore generale.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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