L’informazione di San Marino: La Cassazione annulla la condanna a Bacciocchi, Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino: La Cassazione annulla la condanna a Bacciocchi, Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino: La Cassazione annulla la condanna a Bacciocchi / Atti rinviati ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano. Si tratta del caso di concorso in bancarotta che aveva visto la sentenza a 5 anni e 6 mesi e che portò nel 2011 alla prima custodia cautelare del notaio di Dogana

La Corte di Cassazione, quinta sezione penale di Roma, ha annullato la condanna a cinque anni e sei mesi che era stata comminata dalla Corte d’Appello del tribunale di Milano a carico di Livio Bacciocchi, per concorso in bancarotta fraudolenta nella vicenda dell’imprenditore ternano Marco Moroni.

La Corte d’appello aveva confermato la decisione di primo grado nel processo nel quale Bacciocchi era accusato per fatti del 2008 quando da Terni partì una indagine che vedeva in Bacciocchi colui che avrebbe aiutato l’imprenditore di Terni, Marco Moroni – arrestato nel dicembre 2008 – a trasferire denaro da una società italiana in difficoltà ad una sammarinese.

Da qui
i soldi, secondo l’accusa,
tramite assegni affluivano
poi alla Fincapital che
eseguiva operazione di
sconto per un valore pari
ai titoli, decurtato di un
20 per cento, che sarebbe stata la provvigione
per Bacciocchi, come sostenne
Moroni. E’ il caso
che vide il primo arresto
di Bacciocchi, che nel
febbraio 2011 finì sotto
custodia cautelare a San
Vittore. Per questi fatti
era arrivata la condanna
in primo e secondo grado
del tribunale meneghino.-

Venerdì scorso, invece, la Corte di Cassazione ha annullato la condanna ed ha rinviato ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano, per una nuova valutazione dell’accaduto e delle contestazioni. Le motivazioni dell’annullamento della sentenza non sono note e probabilmente non arriveranno prima dell’autunno. Quello che si sa è che l’avvocato di Livio Bacciocchi, Simone Sabattini del foro di Bologna, aveva impugnato la sentenza del tribunale milanese per errata applicazione della legge penale e contraddittoria o illogica motivazione della sentenza.

La vicenda del concorso
in bancarotta fraudolenta
contestato a Bacciocchi
è il primo caso che venne
contestato al notaio
di Dogana oltre confine.
Vennero in seguito le varie
vicende Vulcano, Staffa
e Titano.
Ad oggi, dunque, il notaio
di Dogana non ha più
alcuna misura cautelare
pendente nei suoi confronti
dopo che a dicembre
scorso è stata revocata
anche quella nell’ambito
della cosiddetta “operazione
Titano”. In quel
procedimento, per la
famigerata vicenda della
Ferrari Scaglietti, la
Corte di Appello partenopea
ha confermato la
condanna di Bacciocchi
a 4 anni nel maggio scorso.
Anche lì, comunque,
la sentenza della Corte
d’Appello è stata impugnata
in Cassazione.

Poi
ci sono le vicende pendenti
a San Marino. Il
caso delle mazzette nei
cantieri per il quale è attesa
la fissazione dell’appello,
nell’ambito del
quale è stato condannato
in primo grado a 5 anni
e 3 mesi. Poi la vicenda
delle false comunicazioni
sociali e amministrazione
infedele che vede a giudizio
davanti al giudice
Battaglino praticamente
l’intero organigramma di
Fincapital e, l’ultima bega
giudiziaria, un rinvio a
giudizio per riciclaggio
assieme ad altre cinque
persone, caso per il quale
deve ancora essere fissato
il processo.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy