L’Informazione di San Marino: “La prescrizione travolge anche il riciclaggio del denaro dell’azzardo della ‘Ndrangheta”

L’Informazione di San Marino: “La prescrizione travolge anche il riciclaggio del denaro dell’azzardo della ‘Ndrangheta”

La prescrizione travolge anche il riciclaggio del denaro dell’azzardo della ‘Ndrangheta

ANTONIO FABBRI – La sentenza del Collegio Garante di costituzionalità delle norme che ha già investito il Mazzini”, travolge anche il denaro sporco del gioco d’azzardo riconducibile al boss della ‘Ndrangheta, oggi collaboratore di giustizia, Nicola Femia, del cui riciclaggio sul Titano erano accusati la figlia Guendalina Femia e il genero Giannalberto Campagna, difesi dall’avvocato Rossano Fabbri. I due in primo grato erano stati condannati a 4 anni e mezzo ciascuno. Ieri mattina la sentenza di appello, depositata dal giudice Francesco Caprioli dopo l’udienza dello scorso 31 maggio, è stata letta in aula. Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, confermando la confisca del denaro sequestrato, riconosciuto quindi illecito, ma revocando la confisca per equivalente che ammontava a circa 1,3 milioni.

Una decisione, si diceva, che è il portato, come già avvenuto per il “conto Mazzini”, della pronuncia dei Garanti che hanno di fatto mutato, dopo un decennio di consolidata giurisprudenza, l’interpretazione della natura del reato di riciclaggio per occultamento, inquadrandolo non più come permanente, ma come istantaneo. Questo fa sì che il decorso della prescrizione parta dal momento in cui il denaro è stato occultato e non da quando venga scoperto. Nel caso specifico il denaro sporco era stato depositato a San Marino tra il 2007 e il 2010, quindi reato prescritto. Diversamente, con la precedente interpretazione, la prescrizione non sarebbe ancora maturata.

Il non luogo a procedere per prescrizione ha travolto, come nel Mazzini, anche la confisca per equivalente, non applicabile in caso di proscioglimento, ancorché per prescrizione. Tutte circostanze che già la difesa, che comunque riteneva potessero esserci anche elementi per una assoluzione nel merito, aveva rilevato in sede di appello alla luce della sentenza dei Garanti. Per contro la Procura fiscale aveva chiesto il mantenimento di tutta la confisca, considerata la accertata natura illecita delle somme.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 18

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