L’Informazione di San Marino: “La Reggenza rimuova la “lista di proscrizione” contro i media”

L’Informazione di San Marino: “La Reggenza rimuova la “lista di proscrizione” contro i media”

Nel discorso di insediamento dei Capi di stato un riferimento alla tutela della libertà di stampa con cui è inconciliabile l’embargo che Rete pratica da oltre tre anni contro l’Informazione.

ANTONIO FABBRI – Nel discorso di insediamento della Reggenza un apprezzabile riferimento alla libertà di informazione.

“La Reggenza intende rimarcarne il principio facendosi garante, anche al proprio interno, per una informazione libera, rispettosa delle diverse sensibilità, secondo i principi della libertà di opinione e di manifestazione del pensiero. Al contempo, ritiene opportuno richiamare come la deontologia professionale imponga sempre che la diffusione di ogni notizia e informazione ritenuta di pubblico interesse, avvenga con la maggiore accuratezza possibile, previa adeguata verifica delle fonti. Siamo certamente consapevoli che gli operatori dell’informazione non effettuino mai discriminazioni in ragione della razza, etnia, nazionalità, provenienza geografica e sociale, religione, sesso, orientamento sessuale, condizioni fisiche o mentali opinioni politiche; è pleonastico pertanto affermare quanto la persona, la sua dignità e il suo diritto alla riservatezza debbano sempre prevalere e orientare l’esercizio comunicativo”

Encomiabili parole che non possono non fare richiamare alcune distorsioni che proprio dal mondo istituzionale vengono ignorate.

Anzi, si confida che proprio questa Reggenza possa porre rimedio ad alcuni comportamenti non certo degni di uno stato nel quale si intenda sostenere il principio fondamentale della libertà di informazione.

Come, infatti, si può parlare di sostegno a questo principio quando una forza politica stila una apposita lista di proscrizione e ostracizza un giornale dall’invio di comunicati stampa e dall’invito alle conferenze stampa? Sono ormai oltre tre anni che il Movimento Rete, di cui fa parte Sua Eccellenza Paolo Rondelli, pratica questo embargo nei confronti di questo quotidiano. Tutto nacque prendendo a pretesto un commento di critica verso il leader di Rete, Roberto Ciavatta, protagonista di una sfuriata in Ufficio di presidenza il 7 giugno 2019, quando se ne era andato dopo avere insultato e preso a maleparole il Consigliere Matteo Fiorini ed era uscito sbattendo la porta alla presenza della Reggenza. Rete prese posizione minimizzava il contegno di Ciavatta e di fatto accusando Fiorini di averlo provocato. Si disse che questa posizione era un po’ come nei casi di abuso sessuale, quando si accusa la vittima di avere provocato il molestatore perché indossava la minigonna, scrivemmo nel commento.

Volutamente male interpretato e travisato, dal movimento Rete venne etichettato il giornale come “sessista”.

Etichettando in tale modo questo giornale, che da sempre e nei fatti ha dimostrato semmai l’esatto contrario (e i lettori lo attestano ogni giorno), il Movimento Rete creò il pretesto per stilare la propria lista di proscrizione dei nemici ai quali praticare l’embargo.

Da oltre tre anni Rete (salvo ultimamente ReteDesk) non invia comunicati stampa né convocazioni alle conferenze. Ora, considerata l’importanza che la Reggenza ha voluto riservare alla libertà di informazione nel proprio discorso di insediamento, pensiamo che non mancherà di fare sentire la propria posizione su questo comportamento di una forza politica, non certo degno di un paese democratico.

Confidiamo che la lista di proscrizione venga rimossa anche perché Sua Eccellenza Rondelli è esponente di spicco del movimento Rete, che sta praticando da ormai tre anni questa sorta di embargo del tutto inconciliabile con i principi espressi dai Capi di Stato nel loro discorso di insediamento. Così come inconciliabili sono le azioni proditorie contro la stampa critica, portate avanti sistematicamente in questa legislatura, e i procedimenti che hanno investito in maniera arbitraria e abnorme liberi cittadini che hanno espresso pubblicamente il proprio pensiero.

Le parole della Reggenza fanno sperare nel superamento di queste evidenti distorsioni.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

 

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