L’informazione di San Marino: ‘L’Azerbaigian vede San Marino come partner per sviluppare progetti di nuova generazione’

L’informazione di San Marino: ‘L’Azerbaigian vede San Marino come partner per sviluppare progetti di nuova generazione’

L’informazione di San Marino

Intervista al consigliere d’Ambasciata Vuqar Haciyev dopo i recenti accordi siglati dal Titano con lo stato del Caucaso

“L’Azerbaigian vede San Marino come partner per sviluppare progetti di nuova generazione”

Sviluppo del settore non petrolifero nuove tecnologie, informatizzazione, sviluppo economico sostenibile ed una economia basata sulla conoscenza”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Le scorse settimana San Marino ha siglato accordi con l’Azerbaigian. (…) Lo scorso primo ottobre abbiamo intervistato il consigliere dell’Ambasciata dell’Azerbaigian in Italia, Sig. Vuqar Haciyev, che si trovava a San Marino in occasione della cerimonia di insediamento della Reggenza. 
Due importanti accordi firmati
tra San Marino e Azerbaijan
a inizio settembre, di cosa
si tratta?

“Dal 7 al 9 settembre 2015 il
Segretario di Stato per gli Affari
Esteri, Pasquale Valentini si è
recato a Baku per la firma di
due importanti Accordi.
Più precisamente, sono stati
firmati l’Accordo tra il Governo
della Repubblica di San Marino
e il Governo della Repubblica
dell’Azerbaigian per evitare le
doppie imposizioni in materia
di imposte sul reddito e sul patrimonio,
al fine di rafforzare lo
sviluppo delle relazioni economiche
tra i due Stati, e l’Accordo
tra i due Governi sull’abolizione
del visto di ingresso per
i passaporti diplomatici e di
servizio, considerato l’interesse
di rafforzare i rapporti di amicizia
esistenti e al fine di facilitare
i viaggi dei cittadini di entrambi
i paesi in possesso di passaporti
di tal genere.
Il Segretario di Stato ha incontrato
il Presidente della Repubblica
dell’Azerbaigian Ilham
Aliyev e il Ministro degli affari
Esteri Elmar Mammadyarov.
Si sono svolti anche incontri
con i Ministri del Turismo e
della Cultura e dello Sviluppo
economico dell’Azerbaigian, per
approfondire temi legati a più
ampie relazioni culturali e turistico-
commerciali, sulle quali
il Governo sammarinese ha già
manifestato il pieno interesse, e
una visita alla compagnia petrolifera
statale dell’Azerbaigian”.

Che cosa comporteranno
queste intese ed è possibile
una cooperazione economica e
cultuale tra due paesi apparentemente
così lontani?

Queste intese sicuramente miglioreranno
i rapporti tra Azerbaigian
e San Marino, già oggi
ottimi. Bisogna ricordare infatti
che già nel 2012 il Segretario di
Stato per il Turismo, Fabio Berardi,
e il Ministro del Turismo
azerbaigiano, Abulfas Garayev,
avevano firmato a Baku
un accordo di cooperazione
in
campo turistico tra San Marino
ed Azerbaigian. La visita di
Valentini ha fatto seguito inoltre
a quella degli Ecc.mi Capitani
Reggenti, Andrea Belluzzi e
Roberto Venturini, avvenuta in
occasione dei Giochi Olimpici
Europei nel giugno scorso. I
Paesi sono lontani solo apparentemente.
I nostri popoli sono
culturalmente molto vicini e tradizionalmente
legati. L’Azerbaigian
è oggi uno stato emergente
con un’economia stabile, e la
differenziazione economica alla
quale il paese tende favorisce
le collaborazioni economiche.
San Marino è una meta turistica
molto amata dall’Azerbaigian,
e siamo fiduciosi che sempre
più cittadini di San Marino
conosceranno l’Azerbaigian
non solo come partner politico
ed economico, ma anche come
meta turistica. Ricordiamo che
da Milano c’è un volo diretto
per Baku, che in meno di 5 ore
conduce nella nostra capitale.

Ci sono già interessamenti
economici concreti da parte
di imprenditori dell’uno o
dell’altro Stato?

Il livello delle relazioni politiche
tra i due paesi è elevato,
come testimoniano le visite
reciproche. C’è un grande
potenziale di cooperazione e gli
accordi firmati rappresentano
una base giuridica per iniziative
concrete che si realizzeranno
nel prossimo periodo, sia nel
settore economico che del
turismo.
L’Azerbaijan come vede San Marino? San Marino rappresenta quasi una favola medioevale, e allo stesso tempo un paese moderno e sviluppato. San Marino è ritenuta la più antica repubblica del mondo e l’Azerbaigian nel 1917, quando crollò l’impero zarista, fondò la Repubblica democratica dell’Azerbaigian, che fu la prima repubblica di quel tipo nell’Oriente islamico. E’ una meta turistica e culturale da visitare ed è molto noto tra il nostro popolo. Tutto ciò rende San Marino un partner affidabile con cui sviluppare progetti di nuova generazione. San Marino è un modello di organizzazione del turismo.
Di recente anche l’incontro
all’Onu. Qual è l’importanza
delle sedi internazionali?

Il 25 Settembre il Segretario di
Stato ha firmato con il Ministro
degli Esteri dell’Azerbaigian,
Elmar Mammadyarov, l’Accordo
sulla Promozione e Protezione
Reciproca degli Investimenti.
L’Accordo nasce dal desiderio
di intensificare la cooperazione
economica con il beneficio
di entrambe le parti, grazie a
condizioni oneste ed eque per
gli investimenti reciproci, che
rappresenteranno uno stimolo
per iniziative economiche.
Il fatto che l’accordo sia stato
firmato mentre la delegazione
sammarinese, guidata dagli Ecc.
mi Capitani Reggenti e comprendente
il Segretario di Stato
per gli Affari Esteri, si trovava
a New York per partecipare
al Vertice dei Capi di Stato
e di Governo per l’adozione
dell’Agenda di Sviluppo post-
2015, conferma l’importanza
delle Sedi Internazionali anche
per la condivisione, in esse, di
un progetto comune. Essere
partner prevede anche l’impegno
comune nell’affrontare le
grandi sfide che i tempi moderni
impongono.

La situazione nel Caucaso non
è semplice. Quali le strade
risolvere i conflitti ancora in
atto?
L’Azerbaigian ha instaurato
buone relazioni con la Georgia.
La politica armena nella
regione è il solo ostacolo alla
cooperazione regionale nel
Caucaso del Sud.
L’Azerbaigian, come Paese più
popoloso e vasto dell’area ed
economicamente più forte potrebbe
avere un ruolo stabilizzante,
ma dovrebbe anche poter
risolvere il conflitto ancora in
atto con l’Armenia. Da oltre
20 anni, con l’occupazione
militare da parte dell’Armenia
del Nagorno Karabakh regione
dell’Azerbaigian, e delle sette
regioni azerbaigiane circostanti,
l’Armenia ha invaso, in cifre,
il 20% del territorio dell’Azerbaigian.
Tale occupazione ha
causato la morte di 30 mila
cittadini dell’Azerbaigian, e ha
costretto la comunità azerbaigiana
del Nagorno Karabakh,
regione dell’Azerbaigian, e
delle 7 regioni circostanti, ad
abbandonare le proprie case.
Oggi in Azerbaigian vive oltre
un milione di rifugiati e di
profughi interni che sono stati
vittime della pulizia etnica in
Armenia e nei territori occupati
dell’Azerbaigian. Sempre più
importante si fa il sostegno internazionale
per il superamento
di questa drammatica situazione.
Il sostegno all’integrità
territoriale dell’Azerbaigian è
stata provata anche in ambito
internazionale da una serie di
documenti. Esistono quattro
risoluzioni del Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite,
n.822, 853, 874 e 884 del 1993,
che invocano il ritiro delle forze
armate armene dai territori
dell’Azerbaigian occupati, che
sono state ripetutamente ignorate,
così come altri documenti
dell’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, del Consiglio
d’Europa, dell’Unione Europea,
del Parlamento Europeo, di
OSCE, della NATO, etc.
L’unica strada che vediamo
percorribile per il superamento
del conflitto è l’applicazione
della normativa internazionale
ed il ritiro delle forze militari
armene dai nostri territori.
L’area verrebbe dunque stabilizzata,
con il ritorno a casa di
profughi e rifugiati, la concessione
di un’ampia autonomia
al Nagorno-Karabakh, Regione
dell’Azerbaigian e la possibilità
di dedicare finanziamenti
e sforzi alla riqualificazione
economica e sociale della zona.
Questo avrebbe un’influenza
positiva non solo su Azerbaigian
e Armenia, ma su tutto il
Caucaso.

L’Azerbaijan è indicato come
paese emergente, quali strategie
ha messo in campo per lo
sviluppo?

Molte e complesse le strategie
avviate dal paese.
Innanzi tutto dobbiamo
considerare l’importanza del miglioramento della struttura
economica e lo sviluppo del
settore non petrolifero, in linea
con la politica di differenziazione
economica.
Inoltre, al fine di assicurare
uno sviluppo economico
sostenibile di lungo periodo
e un’economia fondata sulla
conoscenza, è considerato di
grande importanza il supporto
al potenziale scientifico e alle
attività innovative.
L’Azerbaigian gode di una
posizione geografica strategica,
e il Paese punta sulla
sua piena valorizzazione per
divenire un vero hub commerciale
regionale. Fondamentale
dunque il miglioramento dei
trasporti, del transito e delle
infrastrutture logistiche per
rafforzare la competitività del
paese nei corridoi di trasporto
Europa-Caucaso-Asia e Nord-
Sud. Negli anni a venire, sarà
completata la costruzione del
Porto Commerciale Internazionale
ad Alat, sarà aggiornata
ed espansa la flotta marittima,
sarà costruito un centro di
trasporto e logistico, saranno
restaurate e modernizzate le
ferrovie Baku-Boyuk Kasik
e Baku-Yalama e in linea con
la politica di differenziazione
della rete ferroviaria diverrà
operativa la Baku-Tbilisi-Kars.
Fondamentale tra le strategie
messe in campo lo sviluppo
dell’ICT (Information Communication
Technology, ndr.) e
assicurare il passaggio ad una
società pienamente informatizzata,
con l’espansione dell’uso
dell’ICT a livello statale e
amministrativo e lo sviluppo
dei servizi elettronici.
L’Azerbaigian, per finire
riserva una grande importanza
alla formazione dei giovani.
Un esempio di ciò è il Programma
Statale per l’Istruzione
all’Estero della gioventù
azerbaigiana che avanza con
successo. 2.612 persone hanno
ricevuto istruzione in università
estere nel quadro del
programma statale fino ad ora.
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