L’Informazione di San Marino. Marino Cecchetti: “Rivoluzione al femminile”
MARINO CECCHETTI – La settimana scorsa si è celebrato la giornata per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne. Va reso inoffensivo chi non accetta la rivoluzione in atto – tutta al femminile – quale si è avuto modo di descrivere nel libro “Il parlante”, partendo, nella riflessione, da molto lontano per poterne cogliere appieno la portata.
“La indispensabilità dell’apporto del maschio alla crescita dei piccoli ha determinato fra gli umani la formazione della famiglia, quando sono scesi dagli alberi. Poiché i piccoli degli umani nascono immaturi, a causa della stazione eretta conseguente al bipedismo, la madre da sola non è in grado di provvedere alle loro necessità. Per questo è stata dotata della possibilità di fidelizzare il maschio padre delle sue creature, rendendosi sempre disponibile alle sue attenzioni. Per farlo sentire, in qualche modo, un maschio dominante, sia pure con una sola femmina a disposizione. Creando, in sostanza, una miniaturizzazione del branco. La famiglia nasce, per così dire, come ‘branco in miniatura’, quando gli umani cominciano a camminare su due piedi ed a parlare. Ai giorni nostri la indispensabilità del maschio nel mantenimento della prole è venuta meno. La fidelizzazione del compagno cessa, per la donna, di essere il primo dei problemi (…) Il richiamo biblico alla costola di Adamo da cui la donna sarebbe stata costruita, deve ritenersi sbagliato come il ‘fermati o sole’ di Giosuè”, se preso alla lettera.
La rivoluzione è stata accelerata dagli anticoncezionali. La donna, oggi, fa un figlio quando vuole, da chi vuole. E lo può crescere da sola. Il rapporto fra uomo e donna sorto sbilanciato col bipedismo, si sta modificando radicalmente. Fino al rovesciamento? Di certo va stoppata la violenza.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22
