L’informazione di San Marino: Mascherine acquistate senza bando. Molti dubbi sulla delibera del governo, Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino: Mascherine acquistate senza bando. Molti dubbi sulla delibera del governo, Antonio Fabbri

Mascherine acquistate senza bando. Molti dubbi sulla delibera del governo

Perplessità sulle modalità di assegnazione in deroga alle indicazioni dell’Ufficio acquisti e a prezzi che sarebbero superiori, secondo gli addetti ai lavori, a quelli di mercato

ANTONIO FABBRI – Il Congresso di Stato decide di acquistare 110.000 mascherine ad un prezzo decisamente superiore a quanto si sarebbe potuto trovare sul mercato. Motiva l’acquisto con l’urgenza, ma nella sostanza, a conti fatti, finisce per acquistare mascherine Ffp2 ad un costo fuori mercato. Il tutto in deroga, tra l’altro, da quanto rilevato dall’ufficio acquisti della Pa, Responsabile del procedimento, scavalcato dalla decisione del Responsabile del provvedimento, governo appunto.

A porre l’attenzione sulla delibera numero 14 del 17 gennaio scorso, è stato, ieri, un articolo di Davide Giardi, sul sito Libertas.sm. Già dalla delibera si comprende che qualcosa non quadra. Intanto perché non viene fatta una gara di appalto pubblica, bensì si procede con la trattativa privata. Vengono cioè diretta- mente contattate alcune aziende fornitrici che propongono ciascuna il proprio prezzo. Questa procedura viene motivata dal governo con la necessità di avere una fornitura urgente. Poi emerge sempre dalla delibera che tra le aziende contattate, quella che ha offerto il prezzo più vantaggioso è stata l’impresa COMIFER S.r.l., che ha garantito la fornitura di 100.000 mascherine FFP2 bianche filtranti senza valvola in favore della Pubblica Amministrazione al prezzo di 45.000 euro, ovvero 0,45 euro l’una.

La COMIFER è una ferramenta. Dalla delibera risulta anche che la società non risultava iscritta al registro delle imprese fornitrici della Pa, per questo l’Ufficio Acquisti e Servizi Generali e Logistica che ha effettuato la trattativa non l’aveva indicata come vincitrice. La ferramenta COMIFER a Libertas.sm ha precisato che “l’azienda è da anni iscritta al registro e che l’indicazione dell’Ufficio Acquisti è dovuta al fatto che fino alla metà di gennaio l’azienda non è riuscita a fare il rinnovo annuale”.

Non cambia la sostanza perché “d’imperio” il Congresso di stato, quale Responsabile del provvedimento, ha deciso di disattendere le indicazioni dell’Ufficio acquisti, comprando le centomila mascherine alla COMIFER.

La stessa ferramenta, però, non aveva a disposizione un quantitativo così ingente di mascherine nell’immediato – ed ecco che la motivazione dell’urgenza su cui si è basata la decisione viene anche un po’ messa in discussione – ma solo dopo 10 giorni dall’ordine, tanto che, sempre la Delibera, decide l’acquisto di altre 10mila mascherine da un’altra ditta, la 3A Salus S.r.l., al costo di 0,63 euro l’una, per una spesa di 6.300 euro.

Fin qui le stranezze di una delibera del Congresso di Stato che, per motivi di urgenza e di sostenuta economicità, in deroga alle norme vigenti, assegna la fornitura ad una ditta, che però non ha immediatamente a disposizione il quantitativo richiesto di mascherine e, per coprire il periodo di attesa, ne acquista diecimila in più da un’altra ditta, ma a un prezzo molto più elevato.

Ora, volendo sorvolare – anche se è difficile – su queste stranezze, a vedere pubblicata la notizia della delibera, a diversi addetti ai lavori è saltato agli occhi il prezzo delle mascherine, ritenuto eccessivo rispetto a quanto disponibile sul mercato, e hanno segnalato la circostanza anche alla nostra redazione. Risulta infatti, a fare una ricerca neppure troppo complicata, che si sarebbero trovate, sempre a San Marino, altre ditte che avrebbero potuto effettuare una fornitura immediata per l’intero numero di mascherine richiesto e, inoltre, ad un prezzo di mercato notevolmente più vantaggioso di quello al quale il Governo ha deciso di acquistare le mascherine Ffp2. Mascherine dello stesso tipo si sarebbero trovate sul mercato sammarinese, secondo preventivi riferiti da addetti ai lavori, a poco più della metà del costo, 0,26 euro. 26 centesimi, insomma, contro i 45 che il Governo ha deciso di pagare le 100.000 mascherine in deroga alle indicazioni dell’Ufficio acquisti e, inoltre, a fronte dei 63 centesimi per le 10.000 che l’esecutivo ha dovuto acquistare per coprire il buco della mancata disponibilità immediata delle prime 100.000.

Quindi, a conti fatti: sul mercato sammarinese si sarebbero trovate le medesime mascherine anche a 0,26. Il governo ha invece deciso di acquistarne 100.000 a 0,45 euro e 10.000 a 0,63 euro, per una spesa complessiva per 110.000 mascherine di 51.300 euro. Acquistandole a 26 centesimi avrebbe invece speso 28.600 euro. Risultato: lo Stato avrebbe speso soldi pubblici per 22.700 euro in più.

 

Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 18

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