L’informazione di San Marino: Mentini, Ercoli, Vento: uno di loro sara’ il presidente di banca centrale

L’informazione di San Marino: Mentini, Ercoli, Vento: uno di loro sara’ il presidente di banca centrale

L’informazione di San Marino

L’annuncio fatto dalla segreteria alle Finanze conferma l’anticipazione de L’Informazione

Mentini, Ercoli, Vento: uno di loro sara’ il presidente di banca centrale

Giovagnoli, Psd “Comunque vada la persona scelta sarà degnissima”

Opposizione critica Tonnini, Rete: “Non accolte le nostre proposte”

SAN MARINO. Sono tre italiani candidati finalisti alla presidenza di Banca centrale che la segreteria di Stato per le Finanze ieri ha messo sul tavolo con i capigruppo di maggioranza e minoranza. Marcello Mentini del Gruppo Intesa, Riccardo Ercoli docente all’Università Luiss di Roma e Gian Franco Antonio Vento, sempre docente all’Università Marconi di Roma. I tre nomi, scrive l’agenzia Dire, a conferma di quanto riportato ieri dal nostro giornale, sono stati scelti da una rosa di 46 candidature giunte a seguito dell’emissione di un bando internazionale.
Il
capogruppo del Psd, Gerardo
Giovagnoli
, all’uscita
del vertice a Palazzo Begni,
plaude “all’ottimo lavoro” che
ha portato alla terna finalista,
partito con l’emissione del
bando internazionale e con
la definizione delle linee da
seguire da parte di un ordine
del giorno approvato in Consiglio
che ha conseguito “una
selezione puntuale e severa”.
“Oggi ci sono stati presentati
i curricula di tre personalità
di altissimo livello- sottolinea
Giovagnoli – per la prima volta
siamo nelle condizioni che,
comunque vada, la persona
scelta tra questi tre nomi sarà
degnissima”.
Mario Venturini,
capogruppo di Alleanza
popolare
, interpellato su
eventuali malumori del suo
partito sulla nomina, accennati
da alcune testate, butta acqua 
sul fuoco: “L’unico contrasto
espresso – assicura- riguarda
le anticipazioni sulla stampa
sui tre candidati”.
 Chi lascia
Palazzo Begni con meno
entusiasmo sono i capigruppo
dell’opposizione. “Il governo
riesce a toppare anche dove
l’opposizione era d’accordo”,
puntualizza Andrea Zafferani,
C10. Il capogruppo dei
civici infatti da un lato riconosce
che i tre profili dei finalisti
siano di “altissimo livello”.
D’altra parte “hanno scelto
loro i tre nomi, hanno fatto
loro le audizioni -sottolinea- anche
se lo scorso novembre
era stato deciso di coinvolgere
la commissione consiliare Finanze”.

Per C10 in definitiva,
“ad oggi -conclude Zafferani- non
ci sono le condizioni per
partecipare ad ulteriori incontri, né tantomeno per giungere
a una condivisione sul nome”.
Anche per Elena Tonnini,
Rete
, nell’incontro odierno è
andato in scena un “confronto
fittizio”: il governo, spiega, è
venuto meno agli impegni presi
lo scorso novembre di coinvolgere
i capigruppo nell’iter
di selezione e la commissione
Finanze. “Come opposizione-
prosegue- abbiamo fatto
diverse proposte per avere
un coinvolgimento almeno
sugli ultimi tre nomi rimasti
da parte della commissione
consiliare, ma non sono state
accolte”. A dimostrazione che
“non c’è volontà di avere un
confronto tra le parti- sottolinea-
né sulla nomina, né sugli
obiettivi che questa dovrà
perseguire”. Marco Podeschi,
Upr, punta il dito contro il
mancato confronto in commissione
Finanze e ricorda
che il progetto di legge del suo
movimento sulla riduzione dei
mandati di Bcsm sia da tempo
arenato alla prima lettura.
Riteniamo questo aspetto
rilevante- conclude- per avere
una linea di condivisione sulla
nomina a Banca centrale”.

Infine, Paride Andreoli, Ps,
ritiene difficile esprimere una
valutazione sui tre candidati
proposti dal governo all’ultimo
minuto. “Da parte di tutti i
capigruppo è stata sollevata la
necessità di rivedersi quanto
prima- chiarisce- data anche la
volontà espressa dal segretario
di inserire la nomina nel
prossimo Consiglio”, il cui
ordine del giorno verrà definito
mercoledì dall’ufficio di
presidenza.
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