L’Informazione di San Marino: “Rifiuti, disastrosa la raccolta stradale. Fallimento della linea portata avanti”

L’Informazione di San Marino: “Rifiuti, disastrosa la raccolta stradale. Fallimento della linea portata avanti”

Dai dati pubblicati sul sito dell’Aass relativi al 2022 si è differenziato solo il 27%, contro il 67,6 nei Castelli dove vige la raccolta porta a porta che, dopo essere stata data per “tramontata”, dovrà essere estesa… ma intanto si sono persi tempo e denaro.

ANTONIO FABBRI – Tre anni persi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Tre anni persi che denotano il fallimento della linea intrapresa dalla segreteria di Stato al Territorio nell’ambito della differenziazione dei rifiuti e della ecosostenibilità. Il tutto con l’appoggio di una maggioranza che ha prima affossato quanto di positivo era stato fatto in ambito di raccolta porta a porta, per poi recentemente fare marcia indietro. Errori di valutazione, di scelta, se non addirittura dettati dalla volontà di smantellare quanto di buono fatto dai predecessori. Errori che hanno causato perdita di tempo, di energie e di parecchio denaro.

L’ultimo ordine del giorno proposto da Libera e approvato in Consiglio il 2 dicembre scorso, segna certo un dietrofront della maggioranza, ma manca il mea-culpa per avere buttato nel cassonetto, è il caso di dirlo, lo sviluppo di un sistema di raccolta porta a porta che avrebbe consentito di avere, già oggi, almeno il 70% di differenziata e un paese più virtuoso nella raccolta dei rifiuti, con un notevole risparmio per lo Stato.

Era il 12 maggio del 2020 quando nella Commissione consiliare competente la maggioranza, compresa Rete che avrebbe dovuto sostenere la bandiera dell’ecosostenibilità, approvava un ordine del giorno che decideva di abbandonare la raccolta porta a porta, sostenendo di fatto che fosse “tramontata”. “Dal mio punto di vista, l’attività più tempestiva da attivare è intercettare il rifiuto organico che oggi nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle finisce ancora nei cassonetti dell’indifferenziato, stimato in circa 2.000 tonnellate, ovvero il 20% del totale dei rifiuti urbani prodotti”, dichiarava il Segretario Canti in una nota della Segreteria. Si puntava molto, dunque, sulla raccolta dell’umido e, di conseguenza, sul compostaggio. E, invece, dai dati pubblicati in questi giorni sull’andamento della raccolta nel 2022 (da gennaio a settembre) emerge chiaramente che la differenziazione dell’umido col sistema della raccolta stradale dei cassonetti, è disastrosa, e denota la percentuale più bassa di tutte nelle differenziazione con cassonetti, mentre la parte di umido differenziato è molto più elevata nella raccolta porta a porta.

Che dunque la strada intrapresa con la politica cosiddetta dei “cassonetti intelligenti” sia stata palesemente sbagliata – cosa peraltro fatta notare da subito da partiti di opposizione ma anche da esperti del settore – risulta dai dati pubblicati dall’Azienda dei servizi. L’obiettivo dichiarato era di raggiungere una differenziazione di raccolta del rifiuto al 70%. Percentuale che non solo non è stata raggiunta, ma la raccolta stradale ha addirittura penalizzato e vanificato i risultati del porta a porta. Se si guardano i grafici pubblicati da Aass, si vede chiaramente come con il porta a porta la differenziata totale raggiunga quasi il 70% (67,6% per la precisione) con una quantità di rifiuto indifferenziato pari al 32,4%.

Disastrosa, invece, la percentuale di indifferenziato nella raccolta stradale che raggiunge quota 73%.

Disastrosa anche la raccolta dell’umido nei cassonetti, su cui si puntava molto stando alle dichiarazioni pubbliche, che si attesta solo al 3,8%, mentre l’umido differenziato nella raccolta porta a porta è pari al 25,2%. Dalla lettura dei grafici a torta pubblicati dall’Azienda dei servizi e dalle quantità, si capisce chiaramente, come la raccolta totale sia penalizzata dalla raccolta stradale che vede la differenziata complessiva arrivare a malapena al 52,2%, trainata soprattutto dalla virtuosità della raccolta porta a porta, che si voleva “tramontata”.

Ora, stando all’approvazione dell’ultimo ordine del giorno, sembra si voglia tornare indietro con l’estensione della raccolta porta a porta sull’intero territorio. Si vedrà.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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