L’informazione: Il Papa: ‘Usare Dio per giustificare l’odio e’ una bestemmia’

L’informazione: Il Papa: ‘Usare Dio per giustificare l’odio e’ una bestemmia’

L’informazione di San Marino

Il tragico bilancio delle vittime parla di 129 morti e 352 feriti di cui 99 gravi. Ieri gli imam parigini hanno pregato davanti al Bataclan

Il Papa: “Usare Dio per giustificare l’odio è una bestemmia”. Presidente Mattarella: “risponderemo con intransigenza”

E’ tra le
vittime la
studentessa italiana
Valeria Solesin,
che in un primo
momento
risultava dispersa. Ancora paura ieri a Parigi per presunte
esplosioni e spari.
Falso allarme, ma la
città è nel panico

Parigi è nel panico. Ieri due falsi
allarmi alla Bastiglia e a Place
de la Republique. Nel primo
caso lancio di petardi e nel secondo
la polizia ha evacuato la
piazza perché qualcuno aveva
udito degli spari. La tensione è
comprensibilmente alle stelle
nella capitale francese.
L’attacco terroristico senza precedenti
di venerdì sera nel cuore
dell’Europa fa registrare il
suo drammatico bilancio di 129
morti, 352 feriti, di cui 99 gravi.
Sono i dati riferiti dal procuratore
della Repubblica di Parigi
Francois Molins.

E ieri è giunta
la notizia che tra le vittime c’è
anche Valeria Solesin (foto nel
tondo), la giovane veneziana di
28 anni che studiava alla Sorbonne
e che era fuori dal Bataclan
quando è iniziato il massacro.

Secondo la procura di Parigi
“tre squadre di terroristi coordinate
sono all’origine della barbarie”.
Uno dei kamikaze avrebbe
tentato di entrare allo stadio.
Dal Titano è subito partito il
cordoglio della Reggenza, del
governo e delle forze politiche,
oltre che della gente comune in
particolare attraverso i social
network.

Intanto ieri a Parigi
si registra il gesto di una delegazione di imam che ha reso
omaggio alle vittime della strage
del Bataclan pregando per alcuni
minuti davanti al teatro. Alla
presenza di centinaia di parigini
che hanno affollato il luogo
dell’attacco terrorista. Gli imam
hanno intonato la Marsigliese,l’inno nazionale francese.

Intanto si delineano sempre di
più i dettagli sulla cellula terroristica
che ha causato il massacro.
Due fratelli francesi, residenti
in Belgio, sono coinvolti
negli attentati di Parigi: per uno
di loro, la procura di Bruxelles ha emesso un mandato d’arresto
internazionale. Il secondo era il
kamikaze che si è fatto saltare
nel ristorante di boulevard Voltaire.
Il terzo, interrogato dalla
polizia belga, è stato rilasciato.
L’ottavo terrorista di Parigi è
sfuggito a un controllo alla frontiera
franco-belga alle 8 del mattino
di sabato. Diramati mandati
di cattura internazionali.

Profondo cordoglio di Papa
Francesco nell’Angelus di ieri.
“Dinanzi a tali atti non si può
non condannare l’inqualificabile
affronto alla dignità della
persona umana. Voglio riaffermare
con vigore che la strada
della violenza e dell’odio non
risolve i problemi dell’umanità
e che utilizzare il nome di Dio
per giustificare questa strada
e una bestemmia”, dice papa
Francesco nel corso dell’Angelus.
Cari fratelli e sorelle desidero
esprimere il mio dolore per
gli attacchi terroristici che nella
tarda serata di venerdì hanno insanguinato
la Francia causando
numerose vittime. Al presidente
della repubblica francese e a tutti
i cittadini porgo l’espressione del mio fraterno cordoglio- prosegue-.
Sono vicino in particolare
ai familiari di quanti hanno
perso la vita e ai feriti”.

Anche in presidente della Repubblica
Italiana Sergio Mattarella,
nell’idirizzare il suo
cordoglio ai familiari di Valeria
Solesin, ha condannato duramente
gli attentati ed ha affermato
che anche l’Italia farà la
sua parte nella rispsota al terrorismo:
“Insieme a tanti Paesi
amici risponderemo con intransigenza
a questa micidiale sfida
di morte e di sopraffazione.
Come accadde durante gli anni
del terrorismo interno, lo faremo
senza mai far venire meno le ragioni
del diritto e della giustizia,
che fondano la nostra civiltà,
ma con determinazione”. Dice
il presidente della Repubblica
italiana, Sergio Mattarella, nel
messaggio inviato ai genitori di
Valeria Solesin. “Lo dobbiamo a
Valeria – prosegue- lo dobbiamo
a tutte le vittime, lo dobbiamo a
voi carissimi genitori. Vi sono
particolarmente vicino e partecipo
con profonda commozione
alla vostra sofferenza”.

Valeria Solesin

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