L’intervento dell’amministrazione comunale sul tema dei vigili precari

L’intervento dell’amministrazione comunale sul tema dei vigili precari

In riferimento alle notizie apparse quest’oggi sugli organi d’informazione locali in merito alla protesta sindacale di agenti precari della Polizia Municipale, l’Amministrazione Comunale precisa:

‘Nelle prossime settimane verrà bandito un concorso pubblico per la copertura di complessivi 34 posti di agente di polizia municipale. Dei 34 posti a concorso, ventisei verranno coperti con contratto a tempo pieno e otto con contratto a tempo parziale verticale ciclico a 6 mesi. Conseguentemente verranno assunti 42 agenti di cui 26 a tempo pieno e 16 a tempo parziale.

La necessità di procedere alla bandizione del nuovo concorso discende dalla scadenza, alla data del 31 dicembre 2008, della validità della graduatoria del precedente concorso a posti di agenti di P.M. attualmente vigente. Il nuovo concorso dovrà essere tassativamente concluso entro il mese di aprile 2009, onde consentire l’immissione in servizio nel predetto contingente di personale a far data dal 1° maggio 2009.

I 20 lavoratori precari cui si riferiscono gli articoli odierni di stampa hanno lavorato a far data dall’estate 2005 per periodi variabili tra i 4 ed i 6 mesi all’anno. Tra essi, solo 6 hanno lavorato tutte le estati dal 2005 al 2008, maturando al massimo un periodo di complessivi 21 mesi alle dipendenze del Comune di Rimini, mentre gli altri hanno lavorato ad intermittenza per periodi di durata sensibilmente inferiore (ce ne sono ben 12 che hanno effettuato meno di 12 mesi e, tra questi 5 che non hanno superato i 5 mesi).

Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto in primo luogo di evitare di bandire il concorso e di procedere direttamente all’assunzione dei lavoratori precari della Polizia municipale mediante un concorso ad essi riservato, in quanto lavoratori stagionali.

In subordine, le Organizzazioni sindacali hanno chiesto al Comune di Rimini di attivare un percorso agevolato per l’assunzione in ruolo dei citati lavoratori precari, che preveda:

1) la bandizione di un corso concorso con frequenza obbligatoria, che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto scoraggiare la partecipazione dei candidati residenti fuori dalla Provincia di Rimini;

2) l’ammissione diretta a tale corso concorso, senza necessità di prova preselettiva, di tutti i lavoratori della polizia municipale che hanno lavorato a tempo determinato presso il Comune;

3) il riconoscimento al personale impiegato a tempo determinato negli anni passati di un punteggio per il servizio prestato presso il Comune di Rimini;

4) che non venisse, invece, valutato il servizio effettuato in enti diversi dal Comune di Rimini, oppure, in subordine, che il punteggio assegnato al servizio effettuato presso il Comune di Rimini venisse valutato il quadruplo di quello svolto fuori;

La richiesta di procedere alla bandizione di una procedura concorsuale riservata ai vigili in quanto ex stagionali, non è giuridicamente percorribile alla luce della normativa attualmente vigente.

Per quanto attiene alla richiesta del corso concorso gli Uffici comunali, pur non essendo pregiudizialmente contrari a tale formula di reclutamento (in teoria consente di immettere in servizio personale già formato e quindi immediatamente operativo), hanno evidenziato che lo svolgimento del corso (stabilito in minimo 80-100 ore) non è compatibile con le esigenze del servizio, in quanto non si riuscirebbe a concludere la procedura entro la primavera 2009, con la conseguenza che a maggio 2009 al Comando della Polizia municipale mancherebbero ben 42 unità di personale (26 a tempo pieno e 16 a part time).

Per quanto attiene a tutte le altre richieste, gli Uffici hanno rappresentato l’impossibilità di aderirvi per evidenti ragioni di legittimità ed anche per ragioni di opportunità.

In primo luogo, infatti, un bando che contenesse previsioni di punteggi preferenziali per il servizio svolto presso l’Ente o, peggio, che prevedesse un punteggio solo per quest’ultimo, si configurerebbe a rischio di grave illegittimità, con la conseguenza di esporre l’ente a ricorsi e dunque di ritardare le assunzioni rispetto ai tempi programmati.

Per tali ragioni, qualora il Comune dovesse decidere di attribuire un punteggio alla valutazione del servizio, non potrebbe esimersi dal valutare parimenti anche il servizio effettuato presso i corpi della Polizia municipale di altri enti. Inoltre, i concorsi per titoli ed esami richiedono tempi sensibilmente più lunghi di quelli per esami, in ragione della necessità di svolgere le attività di accertamento dei titoli di servizio maturati presso gli altri enti.

Venendo alle ragioni di opportunità, in un periodo particolarmente delicato dal punto di vista economico e occupazionale quale quello che stiamo vivendo, l’Amministrazione comunale ritiene di dover offrire a tutti gli aspiranti agenti di P.M. identiche opportunità di inserimento lavorativo, senza discriminare tra coloro che hanno lavorato per il Comune di Rimini e coloro che hanno lavorato presso altri enti o presso i privati.’

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