Livio Bacciocchi: esposto sul ‘pizzino’ in tribunale, udienza dai garanti il 26 novembre

Livio Bacciocchi: esposto sul ‘pizzino’ in tribunale, udienza dai garanti il 26 novembre

San Marino Oggi: esposto sul “pizzino” in tribunale, udienza dai garanti il 26 Novembre

La vicenda è complessa e vede più provvedimenti aperti, in pratica scaturiti dalle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il noto avvocato e notaio sammarinese Livio Bacciocchi.

Dopo l’inchiesta “Staffa” che ha comportato per Livio Bacciocchi restrizioni cautelari, è scattata la prima sospensione dall’esercizio della professione da parte dell’Ordine sammarinese. Sospensione contro cui, venute meno le limitazioni alla libertà, Bacciocchi ha presentato ricorso tramite il proprio avvocato Carlo Biagioli. Così la pratica è passata in secondo grado alla Commissione nazionale delle libere professioni, struttura formata dai presidenti degli otto ordini professionali sammarinesi. Nella riunione prima delle elezioni, la Commissione (che si è avvalsa del parere di un legale italiano, l’avvocato Stefano Spinelli della provincia di Forlì-Cesena) ha respinto il ricorso dando ragione all’ordine degli avvocati e notai. Si è trattato di una votazione in cui, a parte il rappresentante degli avvocati e quello dei geometri, che si sono astenuti, tutti gli altri membri presenti hanno confermato la decisione dell’ordine degli avvocati.
E così, Bacciocchi, tramite il suo legale, ha già presentato ricorso anche contro questo provvedimento, ed ora la vicenda è approdata in tribunale. Il fascicolo è infatti sul tavolo del giudice amministrativo di primo grado Isabella Pasini. Ma di provvedimenti sospensivi, Bacciocchi davanti al proprio ordine ne ha anche altri due. E almeno uno dovrebbe già essere in fase di discussione finale davanti alla Commissione nazionale delle libere professioni. Ma la vicenda, ha già il suo risvolto penale in tribunale.
(…)

L’esposto si basa sul rinvenimento ai Tavolucci, di un foglietto dell’avvocato Antonella Bonelli in cui c’è scritto: “Mi ha chiamato la Di Bona a cui è affidato il fascicolo. Ha detto che è pretestuosa, infondata, ecc…. e che l’archivia!”. Così, con la presunta anticipazione di un giudizio, è stato depositato un esposto in tribunale in cui si chiede di indagare sulla collega e la ricusazione del giudice Laura Di Bona. E ora la pratica sta arrivando al giudice del collegio dei Garanti chiamato a decidere sulla ricusazione. L’udienza è fissata per il 26 novembre, giorno in cui verrà interrogata l’avvocato Bonelli.

Leggi l’articolo di Gian Nicola Berti

 

 


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