Che certe attività commerciali che operano sul suolo del demanio dello Stato paghino canoni annui infimi è fatto già noto a tutti.
Probabilmente, però, l’ultimo adeguamento Istat, che coinvolge anche le attività in concessione di una superficie demaniale inferiore ai 150 metri quadrati, ha toccato il fondo del ridicolo (Fonte La Voce di Romagna).
A differenza di attività analoghe che, occupando oltre il terreno demaniale, immobili di proprietà dello Stato, non vengono toccati dal provvedimento e arrivano a sborsare anche 80mila euro l’anno, i chioschi in spiaggia dovranno pagare una cifra ben più “modesta”: 329 euro all’anno (meno di un caffè al giorno).