LOMBARDI (PDL) : “Accantonate il TRC ed individuiamo assieme nuove priorità”

LOMBARDI (PDL) : “Accantonate il TRC ed individuiamo assieme nuove priorità”

Come la pensiamo sul TRC è chiaro da tempo. È un’opera inutile e costosa, calata dall’alto in un tempo di “vacche grasse” come contentino al nostro territorio per bilanciare il fatto che mentre da noi non si faceva nulla, a Cesena (città dell’allora Assessore regionale Pieri) si rivoluzionava la viabilità rendendola veramente una città accessibile. Nessuno qui percepiva come prioritaria un’infrastruttura così, ma siccome sarebbero arrivati 80 miliardi, secondo la logica sprecona di allora bisognava spenderli.

Così nacque l’idea del TRC.

Non si è mai fatta una analisi seria dei costi (sia costruttivi che di gestione) e degli ipotetici benefici ma si è solo pensato a spendere i soldi pubblici per le varie progettazioni.

Nel tempo poi anche parte dell’opinione pubblica di sinistra e parte degli Amministratori in carica hanno maturato forti dubbi su questa infrastruttura, ma la macchina è andata comunque avanti nel timore di dover rendere conto dei costi sino ad oggi sostenuti.

E veniamo ad oggi.

Rimini ha certamente bisogno di un radicale ricambio amministrativo, per voltare pagina e togliersi da quel mortale immobilismo in cui una sinistra litigiosa ed incapace l’ha ormai relegata. Ma Rimini ha anche bisogno di una sorta di “zona franca” in cui le persone di buona volontà che hanno capacità e responsabilità nei propri ambiti, cerchino convergenze per realizzare il bene comune nell’interesse di tutti i cittadini.

Quindi anche in prossimità di una campagna elettorale che certamente si preannuncia assai combattuta, si potrebbe inaugurare una nuova stagione dove a prevalere dovrebbe essere la responsabilità ed il buon senso.

L’occasione per questo esercizio potrebbe essere proprio il TRC.

La sinistra dovrebbe prendere atto delle difficoltà ad ottenere il finanziamento, soprattutto in presenza di un nostro atteggiamento contrario, ed accantonare il progetto. Nessuno si accanirà sulle spese passate, ed insieme potremo chiedere al Governo di usufruire della previsione della Finanziaria 2008 e destinare una parte consistente dei 43 milioni di euro previsti per altre opere più utili e più necessarie al nostro territorio.

Allo steso modo, i Comuni di Rimini e Riccione e la Camera di Commercio, potrebbero liberare parte delle risorse bloccate per il TRC e provvedere ad esigenze più immediate dei cittadini.

I tempi cambiano ed il merito di chi amministra si misura nella capacità di modificare i propri programmi in relazione alle mutate necessità dei propri amministrati.

Serve ai riminesi un nuovo filobus (perché questo è il TRC) da 100 milioni di euro o è più necessario implementare i servizi alle famiglie migliorare la viabilità o la riorganizzazione della rete fognaria?

Noi anche in prossimità delle elezioni, siamo disponibili su questo a discutere ed a collaborare e di fronte ad un accantonamento del progetto del TRC e all’individuazione di nuove priorità condivise, non ci faremmo scrupolo ad andare in delegazione a Roma per ottenere al più presto il finanziamento già previsto da tempo.

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