Per far letteralmente volare il nostro micro Stato ci sono diversi modi e ritengo che si debbano intraprendere più strade contemporaneamente. Una strada è quella dell’innovazione, che porta occupazione e competizione nel sistema. Oggi in Europa ci sono paesi più avanzati e paesi meno avanzati con, ad esempio,costi energetici ( basilari per certe imprese ) diversi tra loro. San Marino non è competitivo dal punto di vista dei costi energetici, inoltre nel nostro paese esiste il T2 che è un freno enorme per lo sviluppo. Il T2 rende impossibile il commercio di merci senza il passaggio fisico da San Marino, questo “limite” ci toglie competitività e ci rende commercialmente di fatto un protettorato. Solo l’eliminazione del T2 farebbe crescere la nostra economia a due cifre per i prossimi 10 anni. Togliendo di fatto l’embargo commerciale che ci siamo cercati ( in quanto l’Italia non si fida di noi ) e aumentando gli sbocchi nel mercato Europeo potremmo diventare attrattivi per investitori internazionali, ma anche così dovremmo e dovremo diminuire le “regole” quindi la burocrazia. La burocrazia crescente nel nostro sistema privato sta vanificando i vantaggi competitivi che abbiamo grazie al nostro fisco leggero. Basandoci su più vantaggi ( ad esempio la Korea del Nord ha un’economia e un sistema sociale evolutissimo rispetto alla vicinissima Cina nonostante abbia il costo del lavoro 10 volte superiore ) San Marino diventerà quel paese innovativo e credibile che non è mai stato e finalmente diverrà un vantaggio anche per l’ostile Italia. Solo così l’Italia smetterà di aggredirci e ci aggevolera’ nel nostro percorso. Dobbiamo prendere strade nuove in modo determinato altrimenti la globalizzazione finirà per schiacciarci. Ritagliamoci il nostro piccolo spazio nel mondo,non restiamo passivi come ora !!! Un altro esempio da tenere in considerazione è Amsterdam con oltre 1000 start up legate al mondo delle applicazioni per cellulari. Infatti dopo la famosissima Silicon Valley in California ( U.S.A. ) c’è proprio Amsterdam, puntiamo al terzo posto, e’ fattibile. Ma per far questo servono diverse cose tra le quali la professionalità che si crea e si sviluppa mettendo al posto giusto persone competenti in continua formazione.