Loris Francini sulla Festa dell’Amicizia

Loris Francini sulla Festa dell’Amicizia

Mi sento in dovere di rappresentare pubblicamente con questa mia lettera, il sentimento di grande soddisfazione degli amici del gruppo consigliare per l’importante successo, non solo organizzativo ma soprattutto politico, di questa edizione della Festa dell’Amicizia.
La grandissima partecipazione dei sammarinesi che abbiamo riscontrato è la testimonianza più vera che l’unità di popolo che si è stretta attorno al Partito ed alla nostra proposta politica, ieri presentata in maniera così chiara e convincente da parte del nostro Segretario Politico Valentini nel suo comizio in Piazza Bertoldi, in questo particolare momento viene rafforzata da una vera unità e un convinto sostegno da parte dell’intero gruppo consigliare.
A nome di tutti gli amici del gruppo consigliare voglio ringraziare coloro che hanno coordinato molto bene questa edizione della Festa dell’Amicizia , Gian Franco Ugolini e il giovane Segretario di Sezione di Serravalle Alessandro Scarano e i tanti amici, consiglieri e non, che hanno lavorato con grande spirito di servizio per la realizzazione di una festa che ha riscosso un notevole successo andando al di là di ogni rosea previsione della vigilia.
Anche in questo appuntamento abbiamo avuto la conferma di quanto andiamo sostenendo da mesi, dopo la grande partecipazione al nostro ultimo Congresso Generale e alla serata di tesseramento,che il nostro partito ha un peso specifico elettorale molto superiore rispetto alla nostra attuale rappresentanza consigliare.
Migliaia di presenze ogni sera alla festa, molto di più degli anni passati a testimonianza che i sammarinesi ci sono ancora vicini, ma soprattutto un chiaro segnale di sostegno a chi ha dimostrato sino ad ora coerenza e volontà di difendere la nostra identità politica, smentendo dati alla mano coloro che uscendo dal nostro partito si esprimono pubblicamente sostenendo che il partito è in difficoltà,in crisi di partecipazione o in deficit di progettualità politica.
Noi il progetto ce lo abbiamo chiaro, lo abbiamo riconfermato dal dibattito emerso in queste sere alla Festa dell’Amicizia.
Siamo convinti che l’epoca nuova che si è aperta, a seguito della legge elettorale, impone schieramenti che esprimano, più che un programma, un progetto per San Marino, fatto di priorità, di idee forza, di una visione generale che generi scelte di governo conseguenti.
Noi stiamo realizzando proprio questo, un progetto politico che possa creare una aggregazione non ideologica, ma aperta a chi si riconosce nei valori del cattolicesimo democratico , nelle idee liberali e riformiste che condividono alcuni valori come la centralità della persona, la difesa della vita e la tutela della famiglia, una concezione dello Stato più sussidiaria, ma anche un economia più solidale e un liberismo più serio che non sia quello di favorire solo “certe amicizie”,ma sappia valorizzare le imprese sane e meritevoli, ponendo al centro una seria riforma della politica che tenga in considerazione la volontà espressa dall’opinione pubblica, per dare la possibilità alla gente di essere ascoltata e resa partecipe delle scelte per far ritornare il Paese competitivo in tutti i settori.
Stiamo lavorando ad un progetto politico che oggi è la vera novità, non scopiazzando ciò che viene fatto altrove o utilizzando alcuni consulenti esterni, ma progettando in maniera originale per San Marino, solo così noi pensiamo che si possano attrarre interessi esterni per fare investimenti e ridare competitività al nostro sistema paese
Siamo partiti da alcune settimane per definire una coalizione con forze politiche di matrice simile alla nostra, come i Popolari Sammarinesi, NS e ANS, ma siamo aperti a chi condividerà il nostro programma politico e non avrà alcun tipo di pregiudiziale o di essere alternativo al PDCS, ma saprà ragionare in termini di contenuti e non ricercherà invece l’interesse personale o lo spazio di potere.
L’aggregazione che stiamo costruendo prende vita da una comune matrice ideale, risponde al desiderio di unità vera basata sul sentimento di appartenenza e sulla identità comune, ma anche dalla forte volontà di affrontare seriamente il problema del connubio politica-affari che rimane un emergenza e si è ulteriormente aggravata negli ultimi tempi.
Nel corso di questa edizione della Festa dell’Amicizia è emersa una forte critica a questo governo che ha avuto sino ad oggi un comportamento deludente senza segni di discontinuità con il passato.
Era atteso come governo della svolta, ma questa non c’è stata.
Questo era prevedibile e nel dibattito consigliare di un anno fa noi lo avevamo anticipato, per come la maggioranza si era formata ma anche soprattutto per le troppe posizioni ambigue interne e per gli interessi contrastanti.
Una maggioranza nata non per un serio progetto di rilancio del Paese, ma per un compromesso a governare, e per raggiungere questo obbiettivo, ha dovuto necessariamente accordarsi con l’estrema sinistra sammarinese, con la quale è difficile governare, perché poi chiede coerentemente il conto di quello che è stato concordato, non si lascia intimidire e giustamente dice la sua e fa sentire la voce quando i patti non vengono rispettati.
Questo è un governo che ha deciso dopo la legge elettorale di “tirare a campare” ,un governo immobile, che vive alla giornata e che sta ricercando continuamente di trovare un puntello giusto per allargare una maggioranza debole non solo perché numericamente limitata, ma debole perché da sempre non ha l’omogeneità necessaria per guidare il Paese.
Un governo che tende a sopravvive è solo una palla al piede per il paese, ma d’altra parte noi lo avevamo anticipato alcuni mesi fa, con alleanze forzose e disomogenee non si va da nessuna parte, però ancora una volta chi ci rimette è il Paese.

IL CAPOGRUPPO
CONSIGLIARE DEL P.D.C.S.
(Loris Francini)

San Marino, 20 agosto 2007

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