L’Ufficio del lavoro rispetti la legge, facendo gli invii e non mandando i disoccupati ai colloqui

L’Ufficio del lavoro rispetti la legge, facendo gli invii e non mandando i disoccupati ai colloqui

La Centrale Sindacale Unitaria ha inviato una nuova lettera al Direttore dell’Ufficio del lavoro e per conoscenza al Segretario di Stato per il lavoro, per chiedere il rispetto della elegge in fatto di collocamento al lavoro: infatti, a fronte di richieste numeriche, l’Ufficio del lavoro, anziché fare gli invii al lavoro come sarebbe suo compito istituzionale, si limita semplicemente a mandare i candidati a sostenere dei colloqui presso i potenziali datori di lavoro. Colloqui il più delle volte inutili e addirittura umilianti, da parte di aziende che nella maggior parte dei casi non sono disposte ad assumere forza lavoro sammarinese o residente, ricorrendo spesso a personale non in regola, come la CSU ha denunciato in più occasioni.
 
Questa prassi attuata dall’Ufficio del lavoro, è una palese violazione della legge: intatti, l’articolo 3 del decreto legge 5 ottobre 2011 recita testualmente: “A fronte di una richiesta generica di avviamento al lavoro, l’Ufficio del lavoro, nel rispetto delle graduatorie di avviamento al Lavoro, invierà il personale da assumere nel più breve tempo possibile”.
 
In un momento tanto delicato dell’economia sammarinese dove gli illeciti fioccano quotidianamente, scrive la CSU “si ritiene di fondamentale importanza procedere all’applicazione della norma su citata anche al fine di combattere il dilagante fenomeno del lavoro nero.”

La CSU ha chiesto una risposta formale a questa missiva.

Ufficio Stampa

 

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